Indagine Prisma: non c’è stato falso in bilancio per il passaggio di Orsolini dalla Juve al Bologna
Nessun falso in bilancio: lo ha affermato il Gup di Bologna, secondo cui le scritture private e i promemoria relativi ai trasferimenti dei calciatori non sono penalmente perseguibili. Nemmeno ciò che è avvenuto tra i due club, Juventus e Bologna, per il trasferimento di Orsolini, uno dei movimenti di mercato inseriti nell'indagine ‘Prisma'.
Sandro Pecorella, Gup di Bologna, ha stabilito che non sussiste alcun falso in bilancio per le modalità del trasferimento di Riccardo Orsolini dalla Juventus al Bologna nel movimento di calcio mercato avvenuto nel 2019. In quell'occasione, il 20 giugno, venne infatti ufficializzato il passaggio dell'attaccante. La società rossoblù esercitò il diritto di opzione per l’acquisto a titolo definitivo dell'attaccante, che aveva già giocato l'ultima stagione al Dall'Ara.
Il trasferimento di Orsolini è uno dei tanti inseriti all'interno dell'indagine ‘Prisma' che sta facendo chiarezza sulle possibili plusvalenze fraudolente contestate nei movimenti della società bianconera. Una vicenda giudiziaria che è in pieno svolgimento e che inizia a prendere forma confermando la tesi sostenuta sempre dal club juventino che ha sempre rispedito al mittente le accuse di irregolarità, difendendo le proprie operazioni con altri club, molte delle quali giudicate sospette secondo i pm. Sul ‘fronte' Orsolini, è stata dunque confermata la richiesta di archiviazione anche se resta da capire vi siano stati comunque "illeciti sportivi".
La procura di Bologna aveva inviato gli atti alla procura federale della Figc per valutazioni di competenza, sottolineando una rilevanza a livello di giustizia sportiva. Oltre a quella di Torino, all'interno dell'inchiesta Prisma sono al lavoro anche altre procure che saranno chiamate a pronunciarsi su altri aspetti sotto la lente di ingrandimento che attendono un giudizio. Si tratta delle procure di Genova, Bergamo, Udine, Modena e Cagliari.