Incubo fallimento per la Sampdoria, scenario impensabile: “Ci ritroveremo a giocare a Vado”
Sampdoria-Roma non è stata soltanto l'ennesima deludente partita dei blucerchiati in questo inizio di stagione, ma anche uno spartiacque importante per capire quale sarà il futuro della società. La presenza di Massimo Ferrero attorno al club dopo l'arresto per bancarotta fraudolenta ha innervosito i tifosi. Durante la sfida con i giallorossi, a Marassi si era subito sparsa la voce che l'ex presidente doriano fosse presente in tribuna. Una voce diventata presto conferma e che oltre ai cori di protesta dalla curva, ha portato centinaia di tifosi a spingersi verso il settore in cui era seduto Ferrero, per cacciarlo via dallo stadio. Alcuni sostenitori della Samp avrebbero provato ad avvicinarlo con atteggiamenti minacciosi obbligando la Digos a intervenire. Ferrero, ancora proprietario del club attualmente affidato all'amministrazione di un trustee, è stato accompagnato verso un'uscita secondaria dagli uomini della scorta.
Nei giorni scorsi si era parlato addirittura di un Ferrero che avrebbe trattato in prima persona, con il via libera del Cda, a Dejan Stankovic per affidargli la squadra dopo l'esonero di Giampaolo per provare quantomeno a salvare la Serie A. Notizia dal quale lo stesso cda ha preso le distanze pubblicando subito una nota: "La presenza allo stadio del signor Massimo Ferrero non era programmata né in alcun modo avallata dal Consiglio stesso né da alcun dipendente della società – si legge nel comunicato firmato anche dal presidente Lanna – Il Cda ribadisce di aver sempre operato in totale unità, indipendenza e autonomia nella gestione della società. Nei prossimi giorni il Cda compatto verificherà se sussistono ancora le condizioni per la prosecuzione del proprio incarico". Ma dopo la conferenza stampa di Mourinho e Stankovic, davanti ai giornalisti presenti si palesa il consigliere Gianni Panconi, colui il quale in questo momento è addetto alle firme. Il racconto, riportato dal Corriere dello Sport quest'oggi, rivela la decisione di Panconi di svelare tutto e spiegare la verità.
"Se non troviamo 40 milioni, falliamo". È questa la spiegazione data a tutti per cercare di fare chiarezza sulla vicenda societaria che al momento resta delicatissima. Il trustee deve gestire la transizione per garantire alla Samp una nuova società, ma le offerte, così come accaduto lo scorso anno per la Salernitana, spesso da valutare al meglio. Panconi spiega come le esigenze di cassa in questo momento siano prioritarie. Il Corriere dello Sport racconta lo sfogo del consigliere. "L’anno prossimo ci ritroviamo a giocare a Vado". Un'affermazione che è quasi una provocazione su uno scenario impensabile. Vado, ovvero Vado Ligure, città del savonese che vede la squadra locale giocare in Serie D, è usata come uno spauracchio: senza quei milioni la Sampdoria fallirà e ripartirebbe dai dilettanti. Un chiarimento che non fa una piega e che fa luce sulle reali condizioni catastrofiche del club.
Negli ultimi giorni si era parlato di un interessamento concreto da parte dello sceicco Faleh Khalid Al Thani, ma anche un altro partner. Si tratta di una cordata italiana che sarebbe capitanata dalla Console and Partners. Una cordata che ha sede in tutto il mondo e con il fondo Lussemburghese Toro Capital è già proprietaria del Casale in Serie D. Il fondo aveva già provato negli ultimi anni ad acquistare il Torino e poi di nuovo la Salernitana che fino allo scorso mese di dicembre, prima dell'offerta decisiva di Danilo Iervolino, era a un passo dal fallimento. Al momento ciò che è certo è che la situazione della Sampdoria è a dir poco critica. Non solo dal punto di vista societario, ma anche tecnico. La squadra di Stankovic in questo momento è ferma all'ultimo posto in classifica in Serie A con soli 3 punti in 10 partite senza aver mai vinto una partita. A ‘Deki' il compito di compiere un'impresa che avrà però bisogno del supporto di tutto l'ambiente, tifosi e società compresa, per evitare un crollo che sarebbe inevitabile.
