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Incredibile rissa nel finale di Al Hilal-Al Nassr: succede per colpa di una bandiera, è una vendetta

Talisca prova a piantare la bandiera dell’Al-Nassr a centrocampo, il suo gesto viene interpretato come una provocazione e scatena la reazione degli avversari. Al-Bulayhi lo affronta a muso duro e nasce una baruffa, ma dietro quell’atteggiamento c’era un precedente.
A cura di Maurizio De Santis
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La lite tra Talisca e Al-Bulayhi accende la rissa al termine di Al Hilal-Al-Nassr.
La lite tra Talisca e Al-Bulayhi accende la rissa al termine di Al Hilal-Al-Nassr.

Cristiano Ronaldo, autore della doppietta che ha regalato a Champions araba all'Al-Nassr, è al centro del campo dopo il match. La sua espressione cambia all'improvviso: passa dalla grande soddisfazione per la vittoria all'incredulità per quello che stava accadendo a pochi metri da lui. È scoppiata una rissa tra alcuni dei suoi compagni e gli avversari dell'Al-Hilal. Il motivo, però, non è solo la rabbia degli sconfitti che, toccati sul nervo scoperto, reagiscono male. No, dietro quella baruffa che s'accende dopo un gesto di Talisca c'è dell'altro.

Il racconto dell'episodio e del retroscena inizia da un momento in particolare: il calciatore brasiliano impugna la maxi bandiera della sua squadra e, con orgoglio, si dirige verso il dischetto del centrocampo. Vuole piantarla in quel punto per suggellare la vittoria ottenuta dopo i tempi supplementari e aver disputato larga parte dell'incontro in inferiorità numerica. La finale ribaltata grazie alle reti di CR7 s'è rivelata terreno di caccia e di conquista. E poi c'è un conto aperto da regolare, quella l'occasione per farlo.

Dietro il gesto del calciatore brasiliano c'è una voglia di vendetta.
Dietro il gesto del calciatore brasiliano c'è una voglia di vendetta.

Talisca prende il vessillo e saluta i tifosi poi prova a dare compimento alle sue intenzioni. Sta quasi per riuscirci ma viene affrontato dagli avversari. Uno in particolare quello che si scaglierà contro di lui cercando di strapparsi dalle mani il labaro. È Al-Bulayhi, lo stesso che ai Mondiali in Qatar affrontò Messi a muso duro rivendicando l'orgoglio della casacca del suo Paese contro il ‘dieci' che sarebbe poi diventato campione del mondo. Lo stesso che con un intervento provvidenziale in spaccata e al volo aveva tolto dalla porta il quasi gol di Ronaldo.

Nelle immagini si vede che cintura Talisca, lo spinge, lo scalcia perché considera quell'atteggiamento una palese mancanza di rispetto, una provocazione. I due arrivano quasi alle mani ma vengono divisi e la situazione torna lentamente alla calma.

Dietro il gesto del sudamericano, però, c'è una ragione che va ben oltre la volontà di umiliare l'avversario e prendersi beffe di lui con atteggiamenti clamorosi. Due anni fa, fu lo stesso Al-Bulayhi a fare una cosa del genere lasciando l'amaro in bocca all'Al-Nassr che era stato battuto nella semifinale della AFC Champions League per 2-1. E Talisca non lo aveva dimenticato pensando che fosse finalmente arrivato il momento per consumare la vendetta dopo quell'affronto subito nel 2021. Anche a lui non bastava vincere.

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