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Incredibile in coppa, il vicepresidente del Suriname gioca titolare a 60 anni: è record ogni epoca

Scene davvero incredibili al fischio d’inizio di Inter Moengotapoe-Olimpia, match di andata degli ottavi di finale della Concacaf League, seconda competizione per club centroamericana. Tra i titolari dei padroni di casa, è stato schierato in campo con la fascia di capitano Ronnie Brunswijk, vicepresidente del Suriname ma anche proprietario della squadra. Al ritorno in Honduras non potrà giocare, è ricercato dall’Interpol…
A cura di Paolo Fiorenza
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Cose mai viste prima in Concacaf League, la seconda competizione per club del Centro America dopo la Champions League: al momento del fischio d'inizio del match di andata degli ottavi di finale tra l'Inter Moengotapoe e gli honduregni dell'Olimpia, a centrocampo si è palesata – in pantaloncini e maglietta dei padroni di casa – una figura corpulenta che ha lasciato tutti di stucco. Non c'è voluto molto per riconoscerlo, visto che si tratta di uno degli uomini più importanti del Suriname: Ronnie Brunswijk, vicepresidente del Paese, ma anche proprietario dell'Inter. Dettaglio non insignificante: il politico e patron della squadra ha 60 anni. Brunswijk diventa così il giocatore più anziano a scendere in campo in una partita internazionale ufficiale di un club, per la precisione a 60 anni e 198 giorni. È nato prima lui, il 7 marzo del 1961, che la stessa confederazione calcistica centroamericana (il 18 settembre dello stesso anno).

Il boss della squadra è partito dunque titolare nella prestigiosa sfida di Concacaf League, indossando anche la fascia di capitano e giocando per 54 minuti, prima di essere sostituito sul punteggio di 0-3. Eh sì, perchè la partita si è trasformata in una disfatta per l'Inter Moengotapoe, sconfitta per 0-6 al fischio finale. Brunswijk ha condiviso il campo con suo figlio Damian, numero 10 della squadra, che tuttavia è durato sul terreno di gioco meno di lui, appena 24 minuti prima di essere avvicendato.

Il doppio confronto sembra ora segnato: il match di ritorno si giocherà martedì prossimo sul campo dell'Olimpia in Honduras. Alla sfida tuttavia Brunswijk non potrà prendere parte, perché è nella lista dell'Interpol e non può lasciare il Paese. Il motivo è nel fatto che oltre alla politica ed al calcio, praticato anche in gioventù, il vicepresidente del Suriname ha vissuto molte altre vite. Brunswijk è stato infatti anche un guerrigliero e successivamente un trafficante di droga, condannato (ed attualmente ricercato) in Europa. Una delle persone più ricche del Suriname, dovrebbe anche avere una cinquantina di figli. Cose mai viste, appunto.

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