Incredibile errore dell’arbitro e peggio ancora del VAR: non applicano il regolamento
Ha del clamoroso – soprattutto perché il tutto è stato rivisto dal VAR, che nulla ha avuto da eccepire sulla mancata decisione dell'arbitro – quello che è accaduto venerdì sera in Premier League, durante il match tra Brighton e Brentford, terminato 0-0. Ad un quarto d'ora dalla fine della partita, l'attaccante del Brighton Joao Pedro non ha ricevuto alcuna sanzione per un tentativo evidentissimo di colpire con una violenta gomitata Yehor Yarmoliuk. Un tentativo fortunatamente andato a vuoto, visto che il gesto era di tale brutalità che avrebbe sicuramente procurato seri danni al volto del calciatore del Brentford. Se il direttore di gara Andrew Madley ha l'alibi di poter non aver visto, nessuna attenuante ha invece il VAR, che ha visionato l'azione con calma e sarebbe potuto intervenire – a termini di protocollo – per fare mostrare al brasiliano un cartellino rosso, come sarebbe stato sacrosanto in base all'articolo 12 ("Falli e scorrettezze") del Regolamento del Giuoco del Calcio.
Joao Pedro non espulso per il tentativo di gomitata, cosa dice il regolamento
"Un calciatore titolare, di riserva o sostituito deve essere espulso se commette una delle infrazioni seguenti", recita il testo, che poi inserisce nell'elenco dei comportamenti da rosso anche la "condotta violenta", definendola così: "Un calciatore si rende colpevole di condotta violenta quando usa o tenta di usare vigoria sproporzionata o brutalità contro un avversario in mancanza di contesa per il pallone, o contro un compagno di squadra, un dirigente, un ufficiale di gara, uno spettatore o qualsiasi altra persona, a prescindere dal fatto che si concretizzi o no un contatto".
Il solo tentativo – palese, innegabile – di rifilare una gomitata in faccia al suo avversario, senza che ci fosse un contrasto sul pallone, indipendentemente dal fatto che l'avesse colpito o meno, sarebbe stato dunque requisito per far sì che il VAR giudicasse il mancato cartellino dell'arbitro come un "chiaro ed evidente errore", comunicando dunque al direttore di gara che Joao Pedro andava espulso. Questo hanno pensato tutti i tifosi e appassionati, che immediatamente hanno inondato i social di commenti che rimarcavano il clamoroso abbaglio commesso. Dello stesso parere anche il tecnico del Brentford Thomas Frank, che ha citato proprio il regolamento: "È stato fortunato a restare in campo, da quanto ho capito dalle regole non puoi muovere le braccia e provare a colpire qualcuno. Che tu lo colpisca o meno, è un cartellino rosso".
Per il VAR non c'è stato un "chiaro ed evidente errore dell'arbitro"
Joao Pedro dunque non ha ricevuto alcuna sanzione, mentre ad essere ammonito è stato invece Yarmoliuk, che aveva commesso un fallo tattico strattonando il brasiliano per fermare un contropiede pericoloso del Brighton. La decisione dell'addetto al VAR Chris Kavanagh, che ha stabilito che non c'era stata alcuna condotta violenta poiché non c'era stato contatto, è stata twittata in tempo reale a partita in corso in un account ufficiale della Premier League, che dunque ha ‘ufficializzato' in maniera surreale l'errore.
"La decisione dell'arbitro di non espellere Joao Pedro per condotta violenta è stata verificata e confermata dal VAR, che ha ritenuto che la decisione dell'arbitro non fosse chiaramente e palesemente sbagliata", si legge nel post. Il pareggio a reti inviolate lascia Brighton e Brentford vicine a metà classifica della Premier, rispettivamente in decima e undicesima posizione con 26 e 24 punti (il Liverpool è primo con 42 punti, 6 in più dell'Arsenal).