Incidenti prima di Barcellona-Napoli: tifosi partenopei senza biglietto sfondano un cancello
Lancio di razzi. Un cancello sfondato. Cariche della polizia. Scontri tra agenti e tifosi. La cronaca degli incidenti avvenuti prima del match di Champions lascia una macchia su Barcellona-Napoli. Il prologo del ritorno degli ottavi di Champions è di quelli da dimenticare, che fa notizia per la violenza che tracima anche in Europa.
Le informazioni che rimbalzano dallo stadio di Montjuïc (non si è giocato al Campo Nou perché in fase di ricostruzione) raccontano anche del tentativo da parte di un folto gruppo di tifosi partenopei che, sprovvisti di biglietto, hanno provato a forzare la recinzione all'esterno dell'impianto per guadagnare così un accesso alla struttura. Ci sono stati momenti di tensione almeno fino a quando l'intervento della polizia non ha disperso la folla e messo in fuga i più facinorosi prima che la situazione divenisse incontrollabile.
Che Barcellona-Napoli sarebbe stata una partita a rischio era stato il senso dell'allarme lanciato in Spagna per l'arrivo di alcune delle frange più ‘calde' della tifoseria partenopea. Una gara da allarme rosso, così era stata definita dalle autorità catalane l'evento sportivo: una decisione strettamente collegata al fatto che a Barcellona era prevista una presenza ‘robusta' di sostenitori provenienti dall'Italia. Ben 2.600 quelli muniti di regolare biglietto, ma probabilmente molti di più in città (in particolare quelli senza ticket d'ingresso).
"Dovremo vedere – il concetto espresso nella nota – anche chi si muove senza biglietto. A questo si aggiunge che il Napoli ha tra i suoi tifosi un gruppo radicale che ha una storia di incidenti. La scorsa stagione, senza andare oltre, ci furono gravi scontri con i tifosi dell’Eintracht Francoforte in vista della sfida dei quarti di finale di Champions League tra i due club nella città partenopea".