Inchiesta sulla manovra stipendi della Juve, la madre e agente di Rabiot interrogata per oltre 2 ore
Il reato ipotizzato è di falso in bilancio. È la tesi della Procura della Repubblica di Torino che conduce l'inchiesta "Prisma" sulla Juventus. Il focus è su presunte anomalie contabili relativamente ai pagamenti differiti nel tempo (circa 90 milioni di euro) a causa dell'impatto della pandemia: risparmi che non sarebbero stati caricati alla voce debiti in un secondo momento. In buona sostanza gli inquirenti vogliono vederci chiaro sulla spalmatura degli stipendi dei calciatori nella prima ondata della diffusione del virus, quando l'intero movimento sportivo si fermò e si registrò un ammanco di introiti. Club e giocatori si accordarono per il congelamento di quattro mensilità che sarebbero state restituite in parte (3 su 4) nell’anno successivo.
A essere ascoltata sulla "manovra stipendi" questa volta è Veronique Rabiot, madre e agente del calciatore Adrien Rabiot che è in biaconero dal 2019 (quando arrivò dal Paris Saint-Germain a parametro zero) ed è uno dei più pagati della rosa (percepisce un ingaggio di 7 milioni netti a stagione). Un'audizione durata oltre 2 ore e mezza. Prima di lei era toccato a Paulo Dybala seguito da altri compagni di squadra (Federico Bernardeschi e Alex Sandro), oltre ad alcuni procuratori. Si tratta di una parte delle udienze che continueranno in virtù del rientro a Torino di tutti i tesserati dopo i rispettivi impegni con le nazionali nelle qualificazioni ai Mondiali.
L'indagine sul presunto falso in bilancio è uno dei due filoni attraverso i quali gli inquirenti provano a ricostruire cosa è accaduto nella gestione contabile della Juventus. L'altro dossier scaturisce dagli accertamenti della Guardia di Finanza sulla nota dolente (e comune molte altre società in Serie A) delle plusvalenze: secondo gli inquirenti a bilancio sarebbero state iscritte voci fittizie per 282 milioni di euro, contabilizzate come risorse che hanno permesso di “migliorare” i conti di un triennio.
Come sarebbero state ricavate queste somme? Attribuendo ai calciatori valutazioni di mercato molto alte per essere in un secondo momento impiegati in scambi alla pari con altre società (è il caso della trattativa Pjanic-Arthur avvenuta con il Barcellona).
