Inchiesta plusvalenze, la Procura conferma: per Rovella, Audero e Osimhen operazioni sospette
Si è smorzato il caso attorno all'inchiesta sulle plusvalenze del calcio italiano ma non si è arenato. La Procura sta ancora indagando e secondo le ultime motivazioni nella relazione resa nota e consegnata alla Covisoc ad ottobre, ci potrebbero essere nuovi e determinanti sviluppi. Attualmente è in corso la fase istruttoria, senza deferimenti ufficiali e diverse operazioni potrebbero arrivare anche all'archiviazione. Ma ci sono alcuni casi ben delineati che analizzano nel merito il modo quasi scientifico di conferire valori ai giocatori, nelle trattative, in aiuto ai bilanci delle società.
La Procura federale aveva analizzato oltre 60 casi di plusvalenze sospette, operazioni di mercato più o meno pilotate per far quadrare bilanci, in una gestione contaminata rispetto ai reali parametri di mercato. Di queste 62 transazioni, sono rimaste sotto la lente di ingrandimento soltanto 11 ma alcune di queste riguardano giocatori e società di primo livello. Nella relazione alla Covisoc, infatti, si parla del passaggio di Nicolò Rovella dalla Juventus al Genoa, di Emil Audero dalla Sampdoria alla Juventus e ancora, di Victor Osimhen dal Lilla al Napoli. Archiviate, invece altre operazioni di mercato che riguardavo tra gli altri, Arthur, Pjanic o Cancelo.
Cosa significa tutto ciò? Che le indagini sono ancora in corso e le analisi verranno ulteriormente approfondite e potrebbero essere ricollegate ancora ad altre operazioni su cui si sta lavorando senza dimenticare l'inchiesta ‘Prisma' relativa alla Juve (che aveva già portato a sei dirigenti bianconeri iscritti tra gli indagati) e al filone Inter, aperto dalla Procura milanese. Nello specifico, si contesta ovviamente, la modalità di dare valori di mercato ai vari giocatori. Il calcio e le sue istituzioni spesso hanno ribadito la mancanza di parametri oggettivi ma la relazione resta molto chiara in alcune parti asserendo che "in alcuni casi tali benefici hanno anche consentito di ottenere la licenza nazionale in assenza di requisiti normativi".
Per quanto riguarda i nomi di importanti calciatori, restano forti sospetti sulla liceità di alcune operazioni: sulla transazione che ha visto passare Rovella dalla Juve al Genoa si contesta il prezzo del cartellino messo a bilancio per 18 milioni quando per la Procura la corretta valutazione sarebbe un terzo, pari a 6 milioni. Lo stesso discorso vale per il portiere della Sampdoria Audero, il cui valore scenderebbe da 20 a 12 milioni, mentre per Osimhen nel suo passaggio tra il Lille e il Napoli, la situazione è lievemente più complessa. Sotto l'analisi della procura c'è la iper valutazione di quattro calciatori (Karnezis, Liguori, Manzi e Palmieri) passati al club francese per un totale di oltre 20 milioni di euro.