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Arrestato Massimo Ferrero, ex patron della Samp

Inchiesta Ferrero: per la Procura la figura chiave è Vanessa, figlia dell’ex presidente Samp

Né Massimo Ferrero né la figlia Vanessa hanno risposto alle domande dei magistrati che conducono l’inchiesta per bancarotta fraudolenta aggravata, false comunicazioni sociali e una serie di reati societari. Sia per Vanessa Ferrero, sia per suo padre si attende il pronunciamento del Tribunale del Riesame per la commutazione della misura cautelare emessa dal Gip.
A cura di Maurizio De Santis
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L'ex presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, in arresto per l'ordinanza emessa dalla Procura di Paola
L'ex presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, in arresto per l'ordinanza emessa dalla Procura di Paola
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Vanessa Ferrero – figlia dell'ex presidente della Samp, Massimo, attualmente in carcere – è il personaggio che la Procura di Paola ritiene fondamentale nell'inchiesta condotta dagli inquirenti per ricostruire ruoli, responsabilità apicali nel fallimento di quattro società in Calabria. Materiale raccolto a corredo delle contestazioni che a vario titolo sono sollevate nei confronti degli indagati per bancarotta fraudolenta aggravata, false comunicazioni sociali e una serie di reati societari.

Perché secondo i magistrati la figlia dell'ex numero uno è una figura chiave? La traccia è nel contenuto delle intercettazioni in cui la donna, in buona sostanza, fa risalire al padre la direzione delle scelte lamentandosi del fatto che "nonostante l'abbia messa nei guai non mostri alcuna comprensione nei suoi confronti" aggiungendo "io non ho fatto una delle 16 denunce penali che c'ho" (si legge nell'ordinanza della Procura).

In buona sostanza, secondo la tesi dei pm, le affermazioni con le quali professa la propria innocenza al telefono con un'amica confermano che fosse Massimo Ferrero l'amministratore delle società fallite. Che quando non era lui direttamente a mettere la firma in calce ai documenti aveva comunque il potere di manovrare tutte le scelte. Che la Samp – come racconta la Gazzetta – per lui era una sorta di "bancomat" dal quale prelevare compensi importanti. Sia per Vanessa Ferrero, sia per suo padre si attende il pronunciamento del Tribunale del Riesame per la commutazione della misura cautelare emessa dal Gip.

Come l'ex presidente, anche la figlia ha scelto la via del silenzio nel corso dell'interrogatorio dinanzi al magistrato. Attraverso i suoi legali la donna ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni spontanee relativamente ad alcune presunte operazioni di transito di denaro tra le varie società di famiglia. Come avrebbe utilizzato le somme di denaro contestate? Sarebbero state spese per finanziare la sua attività di "produttrice cinematografica".

Gianluca Tognozzi, avvocato della figlia di Ferrero, ha spiegato (come riporta Il Secolo XIX) i motivi del silenzio della sua assistita. Le obiezioni contestate dal magistrato fanno riferimento a documenti risalenti a una decina d'anni fa, lasso di tempo che rende difficile la ricostruzione dei fatti a memoria. "Impossibile farlo senza aver ancora avuto la possibilità di poterli riconsultare – le parole del legale -. Dopo questo valuteremo se chiedere un nuovo interrogatorio".

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