In studio staccano su Sinner, De Rossi ne resta incantato: “Ha l’umiltà dei campioni veri”
Daniele De Rossi sta commentando la prestazione della Roma reduce dal pareggio in Europa League a Rotterdam contro il Feyenoord. Lukaku ha fissato il risultato sul pareggio (1-1) e rinviato al ritorno ogni possibilità di qualificazione: servirà vincere con qualsiasi scarto per qualificarsi agli ottavi di finale, ci sarà il solito Olimpico stracolmo a spingere i giallorossi.
Da studio lo interrompono e staccano per un attimo le immagini sul match che, sempre nella città olandese, vede impegnato Jannik Sinner contro il francese Monfils. Il punteggio è di un set pari (6-3, 3-6), nel 3° l'azzurro è in vantaggio per 3 game a 0 (finirà 6-3, sancendo il passaggio ai quarti contro Raonic), la regia mostra un rapido scambio concluso in favore dell'alto-atesino e al tecnico della Roma fanno la domanda dalle cento pistole: "Questo ragazzo, Sinner, può essere un modello? Qual è il suo segreto?".
De Rossi si esprime con tutta la sincerità che lo contraddistingue. "Allora… io di tennis non capisco niente – dice sorridendo – però posso dire che quanto a Sinner c'è più di un motivo perché possa essere un esempio. Soprattutto se arrivi a fare quello che fa lui".
E qui a parlare è l'uomo, il professionista, l'ex calciatore che conosce la disciplina dello spogliatoio, ha giocato a livelli internazionali e ha conosciuto colleghi forti davvero. Tutti – come Sinner – avevano in comune la stessa cosa. Una qualità che solo quei pochi, grandi davvero, riescono a conservare intonsa dal successo e dalla pressione che possono stordire, confondere
"Jannik è un ragazzo molto educato, sembra una scemenza ma non lo è – ha aggiunto de Rossi -. Sta vivendo un grande successo e lo sta facendo con moderazione. Sinner è un atleta posato, che lavora forte per migliorarsi sempre".
Una qualità importate per un campione, De Rossi sottoscrive e conferma la sensazione che gli ha regalato assistere alle gare del campione di tennis italiano, che in Coppa Davis come agli Australian Open ha fatto sognare ed esultare un Paese intero, anche quelli che di tennis ne masticano poco. E che a fine febbraio potrebbe ritrovarsi terzo nella speciale classifica del Ranking Atp per i punti persi dal russo Medvedev (battuto in finale a Melbourne).
"In Sinner vedo una qualità che avevano tutti i campioni che ho conosciuto nel corso della mia carriera – ha concluso il tecnico giallorosso -. Anche quando è andato sotto ha reagito ed è capace di restare sempre sul filo del rasoio come lo sono i grandi calciatori… quelli che nei sedici metri di buttano la palla dentro. Anche se – ripeto – non capisco niente di tennis, quando il guardo mi sembra di guardare un fenomeno".