In Serie A la prima donna arbitro, Rocchi è stato categorico: “Del sesso non frega niente a nessuno”
L'ultimo tabù è stato abbattuto, anche la Serie A avrà la sua prima donna arbitro dalla prossima stagione, una scelta ratificata dalle scelte provenienti dall'AIA espresse oggi che aprono di fatto ad una nuova era. Si tratta di Maria Sole Ferrieri Caputi, la cui promozione era in orbita da tempo e che è puntualmente arrivata. Con immensa soddisfazione da parte del presidente degli arbitri, Trentalange e del designatore Rocchi.
Ha sicuramento fatto notizia la presenza di Maria Sole Ferrieri Caputi, molto di più delle scelte effettuate per delineare la squadra di direttori arbitrali in cui sono state fatte delle epurazioni e dei cambiamenti volti a migliorare ancora una volta un settore che dovrà prima o poi finire di essere al centro di polemiche e controversie. L'augurio è da parte di Alfredo Trentalange il numero uno dell'AIA che ha evidenziato come l'avanzamento e la promozione nascano semplicemente "dal merito e non dal privilegio. L'augurio a lei come a tutti gli altri nostri arbitri è sempre e solo uno: cercate sempre il merito, non ci sarà mai posto per i privilegi".
Sulla stessa linea d'onda il designatore arbitrale, Gianluca Rocchi che ha sottolineato la medesima linea d'onda su cui si dovrà costruire la nuova stagione agonistica che nasce dalle scelte fatte all'interno dell'AIA: "Dobbiamo lavorare sul gruppo arbitri il più possibile perché se lo facciamo bene ci daranno soddisfazioni. Il nostro unico obiettivo è quello di avere arbitri bravi: del sesso non frega assolutamente niente, così come la provenienza, o se vengono da una città o dall’altra, e lo stesso discorso vale per quale squadra simpatizzavano da bambini".
Maria Sole Ferrieri Caputi insieme agli altri arbitri che ne comporranno la squadra per la stagione 2022/2023 della CAN A e B avranno anche un compito ben preciso: utilizzare ancora meglio la risorsa del VAR. Per Rocchi, infatti, si è solamente all'inizio di un processo che è in fortissima crescita e che prevede come elemento base la tecnologia in aiuto dei fischietti: "Se lo useremo meno? Assolutamente no. Semplicemente lo utilizzeremo quando serve e se questo significa intervenire di meno col VAR sarà solamente perché in campo non si faranno tanti errori".