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Sinisa Mihajlovic morto a 53 anni di leucemia

In Serbia danno del traditore a Ibrahimovic: “Lo sai che è morto il tuo amico Mihajlovic?”

Tempesta mediatica su Zlatan Ibrahimovic in Serbia: i media locali lo accusano di aver “tradito” il suo amico Mihajlovic dopo la morte di Sinisa.
A cura di Paolo Fiorenza
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È passata una settimana esatta dalla morte di Sinisa Mihajlovic, stroncato a Roma – dove era ricoverato da qualche giorno – dalla leucemia mieloide acuta che gli era stata diagnosticata tre anni fa. Celebrati i funerali lunedì scorso nella capitale, con gli amici fraterni Mancini, Lombardo e Stankovic che ne hanno portato la bara a spalla fuori dalla basilica, adesso le luci si sono spente definitivamente sulla vicenda, lasciando la moglie e i figli col compito durissimo di doversi abituare ad una nuova vita senza un faro com'era Sinisa.

Tuttavia qualcosa da dire è rimasto almeno ai media serbi, che nelle ultime ore stanno picchiando durissimo su Zlatan Ibrahimovic, con titoloni in cui viene chiamato apertamente "traditore" e gli si chiede "se sa che il suo amico Sinisa è morto". E ancora, si legge a nove colonne: "Come Ibrahimovic ha seppellito l'uomo che lo amava", "Ibrahimovic ha mostrato il suo vero volto: che razza di uomo è?". Per capire come sia montata questa tempesta che ha investito il 41enne svedese di origini balcaniche bisogna riavvolgere il nastro e tornare allo scorso fine settimana, quando la tragica fine di Mihajlovic ha affiancato nelle cronache la conclusione dei Mondiali in Qatar.

Una delle aperture fortissime dei siti serbi sulla vicenda
Una delle aperture fortissime dei siti serbi sulla vicenda

I media serbi sottolineano che Ibrahimovic domenica scorsa era nel Paese mediorientale per assistere alla finale tra Argentina e Francia, non potendo dunque esprimere le sue condoglianze alla famiglia nella camera ardente in Campidoglio, aperta proprio quel giorno. Né il giorno dopo si era recato a Roma per i funerali. Anche Novak Djokovic domenica era in tribuna a Lusail per presenziare alla finale mondiale, proprio a fianco di Ibrahimovic, ma viene fatto notare che lui a differenza dell'attaccante del Milan ha salutato in maniera commossa Sinisa in più modi. Oltre al commovente messaggio d'addio sui propri profili social, il campione di tennis è arrivato allo stadio col colletto della maglia alzato, per rendere omaggio a quel vezzo mai dimenticato del Mihajlovic giocatore.

Niente di tutto questo è arrivato da parte di Ibrahimovic: nessun messaggio, nessun saluto, né – riportano sempre i media serbi – alcuna visita alla famiglia. La completa assenza di Zlatan dalla vicenda è stata notata dagli stessi presenti domenica alla camera ardente, quando un tifoso con la maglia di Ibrahimovic è apparso davanti alla bara di Sinisa a Roma, mentre l'originale era a Doha opiste degli emiri. Tutto questo ha davvero sorpreso molti in Serbia, perché sembrava che tra loro ci fosse una vera amicizia, che avevano mostrato davanti a tutta Italia quando si erano esibiti insieme al festival di Sanremo l'anno scorso, venendo intervistati da Amadeus in mezzo a tanti sorrisi e poi cantando in coppia ‘Io vagabondo'.

Sinisa Mihajlovic e Zlatan Ibrahimovic al festival di Sanremo del 2021
Sinisa Mihajlovic e Zlatan Ibrahimovic al festival di Sanremo del 2021

"Un mio amico, un grande gladiatore che sa che cosa è il coraggio, che è stato forte in campo, quasi quanto Zlatan –  aveva detto con affetto e stima Ibra in quell'occasione, ricordando il momento in cui aveva saputo della malattia – Quando ho sentito la notizia di Sinisa, non ho avuto la forza di chiamarlo. Ho lasciato passare qualche giorno. Gli ho telefonato, ma non ho saputo dargli forza, energia. È stato lui che ne ha data a me. Mi ha detto: ‘Non ti preoccupare, questo è un piccolo momento che passa' Gli ho detto: ‘Sinisa, se hai bisogno chiamami, faccio qualsiasi cosa'…". I due in carriera avevano condiviso lo spogliatoio all'Inter, dove Ibrahimovic era arrivato quando Mihajlovic era il vice di Mancini.

È per questo che in Serbia non capiscono come sia possibile un silenzio di questo tipo. Pur ammettendo l'impossibilità a presenziare ai funerali a Roma, ci si aspettava un ricordo, un saluto, qualsiasi cosa, anche via social. Due giorni fa Ibrahimovic ha postato su Instagram un video di se stesso nel deserto, con la didascalia "sandman" (uomo sabbia), ed in molti hanno colto l'occasione per ricordargli nei commenti la morte del suo amico Mihajlovic, rinfacciandogli di non aver detto o fatto nulla. Messaggi simili sono arrivati anche sotto il successivo post di ieri, in cui è ritratto assieme a Djokovic e Nasser Al-Khelaifi.

Alcuni dei messaggi contro Ibrahimovic sotto i suoi ultimi post su Instagram
Alcuni dei messaggi contro Ibrahimovic sotto i suoi ultimi post su Instagram

Gli stessi media locali a questo punto identificano proprio in Ibrahimovic uno dei destinatari del messaggio del fratello di Mihajlovic, Drazen, "a nome della famiglia", nella parte molto amara in cui recitava: "Ringraziamo anche coloro che mio fratello considerava grandi amici e della cui carriera ha partecipato alla creazione, ma che non si sono presentati al funerale né hanno espresso le loro condoglianze alla famiglia. Va a loro merito". Un attacco diretto e durissimo, il cui destinatario viene identificato in Ibra.

Il saluto caloroso tra Mihajlovic e Ibrahimovic a margine di un Milan-Bologna: era il 18 luglio 2020
Il saluto caloroso tra Mihajlovic e Ibrahimovic a margine di un Milan-Bologna: era il 18 luglio 2020

Visto l'ampio risalto che la vicenda ha avuto in Serbia e soprattutto i toni usati, sembra difficile che i media locali non abbiano fatto una verifica con i familiari di Mihajlovic per sapere se effettivamente Ibra non si sia fatto vivo neanche privatamente con loro, così come che nessun sondaggio sia stato fatto riguardo all'interpretazione del messaggio del fratello di Sinisa. È possibile a questo punto, alla luce proprio del clamore sollevatosi nella patria di Mihajlovic, che Ibra decida di interrompere il silenzio sulla questione – sempre che lo ritenga necessario – raccontando come stanno realmente le cose. Anche perché lo stesso Zlatan ha dovuto fare i conti in passato con una tragedia familiare simile a quella di Mihajlovic: anni fa perse suo fratello Sapko per la stessa malattia, la leucemia.

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