In Qatar hanno scoperto di avere un problema con l’aria condizionata negli stadi: fa troppo freddo
I Mondiali di calcio per la prima volta non si disputano d'estate, ma bensì in autunno. Questa decisione, che ha sconvolto il calendario internazionale del calcio, è stata prodotta a causa del clima del Qatar. In estate fa caldissimo e le condizioni non avrebbero permesso ai calciatori di giocare, così ci si è spostati in un altro periodo dell'anno. Le condizioni climatiche sono buone, ma nonostante ciò nella gara inaugurale gli organizzatori hanno deciso di accendere l'area condizionata all'interno dello stadio, facendo così calare drasticamente la temperatura, così facendo sono andati in difficoltà i tifosi ecuadoriani, che di questo se ne sono lamentati parecchio.
L'atmosfera che si è respirata allo Stadio Al-Bayt, quello della gara inaugurale, era quella delle grandi occasioni. Prima si è tenuta la cerimonia d'apertura poi è iniziato il Mondiale con Qatar-Ecuador, incontro vinto 2-0 dai sudamericani – doppietta di Enner Valencia. Sugli spalti i tifosi dell'Ecuador si sono divertiti tanti, ma si sono lamentati per il freddo eccessivo. Una sorpresa considerate le temperature del Qatar (tra minime e massime). Ma quei tifosi non avevano fatto i conti con l'aria condizionata, che ha scombinato i piani di tutti quelli che erano presenti.
Di gradi ce n'erano 25 quando è iniziata Qatar-Ecuador, ma chi gestisce l'aria condizionata ha deciso di abbassarla fino a 20 gradi, poi a 19, tutto questo con il tetto aperto e con il calar della sera. Quindi la temperatura si è abbassata in modo notevole e ciò ha portato praticamente tutti a coprirsi, in sala stampa i giornalisti hanno indossato la giacca, mentre i tifosi si sono coperti con quello che avevano a disposizione. In difficoltà sono finiti quelli dell'Ecuador, una tifosa a RMC Sport ha detto: "Stavamo morendo di freddo. Noi abbiamo regioni dove fa freddo in Ecuador, ma qui era peggio. Abbiamo avuto i piedi gelati, ci siamo coperti con la bandiera, volevamo che la spegnessero, pensavamo di morire assiderati". Sensazione condivisa anche da altri spettatori neutrali o anche locali che hanno avvertito le stesse sensazioni: "Faceva troppo freddo".
I Mondiali si svolgono in Qatar in questo periodo dell'anno, per avere delle condizioni migliori, ma nonostante ciò nella costruzione degli stadi per l'evento sono stati speso tanti soldi anche per l'aria condizionati. L'unico impianto che non è stato munito è il 974 Stadium di Doha che ospiterà partite che si disputeranno in notturna. Un sistema di refrigerazione che protegge giocatori e spettatori. Ogni settore all'interno dello stadio può avere il proprio microclima. Nelle prime partite giocate, lo scorso giugno per gli ultimi playoff, in campo la temperatura era di circa 17 gradi, mentre nell'area stampa superava i 25 gradi.
Un'opera eccezionale merito dell'ingegnere del Sudan Saud Abdulaziz Abdul Ghani soprannominato ‘Dr. Cool', che è riuscito a trovare una soluzione per frenare il caldo durante le partite, e che in una conferenza stampa ha detto: "Ogni stadio ha tre elementi: l'erba, i giocatori e gli spettatori. Dovevamo assicurarci che l'erba avesse un buon ambiente per crescere verde e sana. Invece i calciatori esercitano un'enorme usura fisica e devono raffreddare i loro corpi sudando. Rallentiamo l'evaporazione del sudore e questo influisce sulla temperatura corporea. Siamo sicuri al 100% di offrire ai giocatori un ambiente termico che consente loro di esercitarsi al 110% senza essere danneggiati dalle temperature.. Per spettatori e visitatori abbiamo diversi piccoli diffusori che sostanzialmente espellono aria fresca in un raggio di due metri e la rimettono in circolo. Ai margini del campo di gioco ci sono dei pannelli che attirano l'aria calda verso le macchine sottostanti, la raffreddano, la purificano da polline e polvere, oltre che da pelle e capelli e la restituiscono più fredda verso le persone".
Un capolavoro, anche se Saud sa bene che tutti non potranno essere soddisfatti: "Difficile che tifosi che vengono da parti diverse del mondo abbiano la stessa sensibilità. Non controlliamo il tempo e dobbiamo fare diverse prove, analizzando la velocità dell'aria e altri fattori. In tutto lo stadio ci sono stazioni meteo che osservano il comportamento del vento e la sua influenza sull'intera area. La nostra metodologia è semplice, agiamo soprattutto per mitigare. In generale Se l'emiro del Qatar e i suoi ospiti vogliono la temperatura più alta o più bassa, abbiamo il controllo di tutto lo stadio".
