In Premier League non c’è pietà per i simulatori, il tuffo è vergognoso: “Una disgrazia, fermatelo”
Mentre in Italia si contano i giorni per la ripresa del campionato di Serie A dopo la conclusione dei Mondiali di calcio (il countdown finirà il 4 gennaio), altrove il pallone già ha ripreso a rotolare alla consueta velocità, che quando si parla di Premier League è sempre siderale. Oltremanica la tradizione di giocare a Santo Stefano è sacra ed anche quest'anno il Boxing Day ha allietato i tifosi che hanno riempito gli stadi inglesi.
Arsenal e Newcastle hanno ripreso dove avevano lasciato, ovvero vincendo, ed occupano le prime due posizioni della classifica (ma deve ancora giocare il Manchester City), mentre il Tottenham di Conte è stato fermato sul pareggio in casa del Brentford ed è ora quarto a 10 punti dai Gunners. Un 2-2 scoppiettante quello del Gtech Community Stadium, con gli Spurs capaci di rimontare due reti di svantaggio nel secondo tempo grazie a Kane e Hojbjerg.
Il risultato non è più cambiato nel finale, anche se ad un quarto d'ora dalla fine qualcuno ha cercato di forzare la mano all'arbitro con una simulazione tanto evidente quanto penosa, allo scopo di farsi concedere un calcio di rigore. Ci ha provato Bryan Mbeumo, 23enne attaccante camerunense del Brentford – reduce dai Mondiali in Qatar – che è un punto fermo della squadra allenata da Thomas Frank (3 gol e un assist per lui in questa stagione in 17 partite, tutte da titolare).
Il tentativo di Mbeumo è stato sfacciato, basti vedere quanta distanza separa il piede che ha trascinato – per fingere un contatto – rispetto al portiere Forster, che si ferma ben prima e non lo sfiora neanche. Il tuffo in area del Tottenham qualcosa gli ha fruttato, ovvero un cartellino giallo da parte dell'arbitro per simulazione, ma soprattutto l'abituale massacro via social che in Inghilterra viene riservato ai ‘chaeters', ovvero agli imbroglioni.
I tifosi hanno chiesto per lui una punizione esemplare, nell'ordine di varie giornate di squalifica, oltre a bollarlo come "una disgrazia", "imbarazzante", "patetico" ed ogni altro aggettivo possa far capire a Mbeumo quanto sia grave l'errore che ha fatto. Probabilmente la prossima volta ci penserà bene prima di fare qualcosa che in Premier League è visto come il massimo disonore possibile.