In Europa League si è toccato il fondo: buu razzisti a Kamara da 10mila bambini
L'Europa del calcio si ritrova ancora una volta a fare i conti purtroppo con il fenomeno del razzismo. A dir poco increscioso quanto accaduto a Praga in occasione del match tra i padroni di casa dello Sparta e i Rangers. Il centrocampista ospite Glen Kamara è stato oggetto di fischi costanti e purtroppo anche di "buu" razzisti. I protagonisti di questo pessimo e inqualificabile gesto? I 10000 bambini presenti allo stadio in sostituzione della tifoseria "classica" dopo i provvedimenti per i precedenti episodi di discriminazione nel match contro il Monaco.
Notte da dimenticare per Glen Kamara, centrocampista dei Rangers Glasgow, in Europa League. Il calciatore finlandese di origine sierraleonese oltre a terminare la sua gara in anticipo per un'espulsione è stato preso costantemente di mira dai bambini presenti sugli spalti dell'impianto ceco. I 10000 giovani studenti, tutti sotto i 14 anni (e con accompagnatori) si sono potuti accomodare al Letna Stadium dopo la decisione dell'Uefa di far disputare la sfida a porte chiuse per i precedenti insulti razzisti dei tifosi dello Sparta in occasione del confronto contro il Monaco, diretti a Aurélien Tchouameni.
Ogni volta che Kamara ha toccato palla ecco i fischi accompagnati anche dai beceri "buu" razzisti, con gli unici applausi arrivati ironicamente al momento dell'espulsione. E pensare che lo stesso Kamara era stato vittima di insulti razzisti nello scorso marzo in occasione del match contro l'altra squadra di Praga, lo Slavia. In quell'occasione Kudela, giocatore biancorosso, era stato squalificato per 10 partite dall'Uefa.
Insomma una situazione difficile da commentare, ma che non ha sorpreso l'allenatore dei Rangers Steven Gerrard che nel post-partita ha dichiarato: "Non sono sorpreso, abbiamo giocato a porte chiuse, apparentemente, per una ragione. Non è la prima volta che succedono queste cose qui. Non è stato fatto abbastanza". Il legale di Kamara, Aamer Anwar, su Twitter ha alzato la voce: "Speravo che la chiusura dello stadio ai tifosi dello Sparta Praga per il loro abuso razziale nei confronti di Tchouameni di Monaco e l'invito a 10.000 bambini significasse che Glen e gli altri giocatori di colore non avrebbero dovuto fare i conti con il razzismo, ma stasera non ho avuto questa fortuna visto che il ragazzo è stato ancora insultato, è vergognoso".