In Cosenza-Catanzaro è successo di tutto: Alvini non ce la fa a trattenere le lacrime
Nel derby di Serie B tra Cosenza e Catanzaro giocato a Santo Stefano è successo di tutto. Una partita vietata ai deboli di cuore, durata 106 minuti e decisa a tempo scaduto da un calcio di rigore di Ciervo: ha regalato ai padroni di casa un pareggio insperato, dopo essere stati costretti a giocare per quasi un'ora e mezza in inferiorità numerica. E perseguitati dalla sfortuna per un legno clamoroso centrato nel periodo di maggiore pressione contro un avversario schiacciato all'indietro. Le lacrime del tecnico, Alvini, suggellano quel momento emozionante: proprio quando tutto sembrava compromesso, i rossoblù silani sono riusciti a trovare il guizzo sul filo del maxi recupero concesso dall'arbitro, Aureliano, per tutto il tempo perso nel corso del match.
In particolare per un'azione che, oltre al lungo check con il Var, ha richiesto anche una dettagliata on-field-review. Oggetto del contendere: la rete dell'1-1 realizzata dai padroni di casa al 90°. Niente da fare, l'azione è viziata da un fallo di mano e il gol non convalidato. Ma non è finita e il Cosenza riuscirà ad acciuffare i giallorossi all'ultimo assalto, beneficiando anche di un tiro dal dischetto (concesso sempre dopo una verifica scrupolosa in cabina di regia).
Cosa è successo in Cosenza-Catanzaro, gli episodi da moviola
Sono due gli episodi da moviola che hanno caratterizzato il match della 19ª giornata di campionato. Avvengono entrambi nella fase più calda dell'incontro: il primo al 90°, il secondo al 106°. A tempo scaduto, dopo un lungo assedio, il Cosenza trova la rete del pareggio grazie a un colpo di testa di Kouan ma la gioia dura pochissimo: il direttore di gara chiacchiera a lungo con la sala Var e poi va a rivedere la dinamica dell'azione a bordo campo, accorgendosi di un tocco galeotto con la mano prima di far gol.
Durante il recupero extra i rossoblù non si perdono d'animo e si lanciano in avanti. La dea bendata, però, volta loro le spalle: Zilli centra il palo, la paritta appare stregata oltre che persa. Almeno fino a quando Scognamillo non colpisce la palla con il braccio in un contrasto aereo. Ancora una volta Aureliano viene richiamato dalla sala Var e viene assegnato il calcio di rigore al Cosenza. È Ciervo a incaricarsi della battuta, trasformando il penalty con estrema freddezza. Il San Vito Marulla esplode, in panchina il tecnico Alvini non riesce a trattenere le lacrime per la grande emozione provata.