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In Corea riparte la K-League: tra le regole antivirus, vietato ai giocatori di parlare in campo

Dopo lo stop di quasi due mesi in Corea del Sud torna a disputarsi il campionato di calci, ridotto da 38 a 27 partite. La k-League seguirà linee guida ferree, dalle zone di isolamento in caso di nuovi positivi, all’assenza di pubblico e accessi limitati. Tra le misure più particolari, il divieto ai calciatori di parlare in campo a compagni e avversari.
A cura di Alessio Pediglieri
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In Asia, piano piano si sta tornando alla normalità e così anche il calcio è pronto a ripartire. Con attenzione e seguendo ferree regole per evitare ricadute di contagio, e in Sud Corea, si è ripartiti con le gare di campionato. Le società di calcio professionistiche sudcoreane potranno giocare le partite senza problemi, dopo la riapertura della stagione che era sospesa e ritardata per quasi due mesi dall'inizio della pandemia di coronavirus.

La Korean Professional Football League, o semplicemente la K League, ha fatto l'annuncio lunedì con le 12 squadre della prima serie, la K-League 1 e altre 10 della K-League 2. La stagione di K-League 1 era stata programmata al principio con inizio al 29 febbraio, ma con lo sviluppo della pandemia di coronavirus ha bloccato tutto, obbligando allo stop per tutte le attività sportive. Dal 17 marzo ad oggi, dunque, niente calcio giocato ma adesso si ritorna in campo.

Niente pubblico e presenze limitate

Ovviamente ci saranno particolari accortezze da seguire, alcune delle quali davvero singolari. Come misura preventiva, i tifosi non saranno autorizzati a partecipare alle partite che si disputeranno a porte chiuse. Inoltre, l'accesso ai media sarà limitato, con un massimo di tre giornalisti autorizzati a coprire ogni intervista a giocatori e tecnici. Durante le interviste dovranno mantenere una distanza di almeno due metri dai giocatori o dagli allenatori e tutte le sessioni di conferenza dovranno essere condotte all'aperto. Ai giornalisti sarà richiesto di contattare il club di casa della partita, per indicare chi intendono intervistare, con almeno un giorno di anticipo.

Le regole in campo: vietato parlare

Durante le partite le misure saranno ancora più strette: ai giocatori verrà impedito di parlare in campo con i loro compagni di squadra o con gli altri giocatori e anche di stringere la mano agli arbitri prima e dopo le partite. Le squadre saranno inoltre tenute a preparare le zone per i giocatori o per il personale qualora qualcuno risultasse positivo al test COVID-19 o che mostrasse sintomi.

Un campionato ridotto

Da quando ha posticipato l'inizio della stagione, la K League e i suoi club si sono incontrati una sola volta, il 30 marzo, per discutere il nuovo programma della stagione: la decisione è stata di abbreviare il campionato da 38 a un minimo di 27 partite per permettere di concludere il tutto senza ulteriori ripercussioni sulla stagione a venire.

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