In Champions il Covid ha cancellato il fattore campo (tranne in Porto-Juve)
Si sono disputate tutte e otto le partite d'andata degli ottavi di finale di Champions League. Guardando i risultati ciò che balza agli occhi sono i sette successi esterni. Qualcosa d'incredibile, che mai era successo da quando esiste questa formula. E non basta spiegare ciò con il fatto che le sette squadre che hanno vinto fuori casa sono quelle che hanno vinto il rispettivo girone, l'unica eccezione è rappresentata dalla Juventus che ha perso 2-1 in casa del Porto, e che ha la possibilità di ribaltare il risultato a Torino il 9 marzo. Il fattore campo è stato cancellato in modo totale, oggi giocare in casa non è più un vantaggio, o almeno non è più un grande vantaggio. L'assenza del pubblico pesa e molto sui risultati.
7 vittorie fuori casa
La qualificazione agli ottavi il Bayern Monaco (4-1 alla Lazio), il Liverpool (2-0 al Lipsia), il Manchester City (2-0 al Borussia Moenchengladbach) e soprattutto il PSG (4-1 al Barcellona) l'hanno già ipotecata vincendo fuori casa. Hanno tutte un buon margine. Fuori casa si sono imposte ma con un solo gol di scarto: il Borussia Dortmund di Haaland (3-2 al Siviglia), il Real Madrid (1-0 all'Atalanta) e il Chelsea (1-0 all'Atletico Madrid). A queste tre squadre può anche bastare un pareggio per accedere agli ottavi. Tutte e sette hanno fatto festa fuori casa, solo il Porto è riuscito a vincere, come si diceva un tempo, tra le mura amiche battendo 2-1 la Juventus, che ovviamente a questo punto vuole e deve sfruttare il fattore campo allo ‘Juventus Stadium'.
Il fattore campo è scomparso in Champions League
Fattore campo però che è completamente saltato in Champions, molto probabilmente perché chi gioca in casa non ha più il sostegno dei tifosi e dunque con un livello di differenza tra una squadra e l'altra (in alcuni casi anche un paio) l'appoggio del publico diventa determinante. Perché così il divario non si acuisce. Il Covid sta condizionando così anche la Champions League, seppur in modo diverso rispetto alla passata stagione, in cui alcune gare degli ottavi di ritorno si disputarono oltre cinque mesi dopo quelle dell'andata.