In attesa del Milan, Inzaghi dà una spallata alle troppe critiche sull’Inter: “Si è parlato troppo”
Simone Inzaghi è in entrato in clima derby, con la sfida al Milan alle porte che darà ulteriore risposta ai tanti dubbi che circondano l'attuale Inter che, in quattro partite ha già fatto vedere il meglio e il peggio di sé. Un biglietto sulle montagne russe che il tecnico ha intenzione di stracciare il prima possibile, con la voglia di dimostrare che quanto di buono ottenuto alla sua prima stagione in nerazzurro (con il duplice alloro Coppa Italia-Supercoppa Italiana) sia solamente l'inizio.
Il fuoco dentro, Simone Inzaghi ce l'ha soprattutto nel voler cancellare le facili e continue critiche. Non solo quelle esterne piovute all'indomani della sconfitta a Roma, ma anche – e soprattutto – quelle interne che provengono dalla stessa gente nerazzurra che ha focalizzato in Francesco Acerbi, il punto su cui concentrare la propria rabbia e fastidio per un inizio non entusiasmante di stagione. Dietro all'approdo a Milano c'è ben altro ed è fuoriuscito proprio a ridosso del derby con il Milan che – a detta di molti tifosi interisti – si è guadagnato l'ultimo scudetto anche grazie al successo contro la Lazio, condizionato dalla negativa prestazione del centrale azzurro, poi in croce per l'atteggiamento in campo.
Acerbi è arrivato al fotofinish del mercato estivo e, davanti alle critiche, ha provato a rispondere via social promettendo dedizione e impegno. Lo stesso che ha ribadito lo stesso Inzaghi gelando una tifoseria pronta ad assalire al primo sbaglio il difensore: "È un giocatore con tantissima esperienza e lo conosco bene perché ha già lavorato con me. Anche lui conosce i metodi miei e del mio staff". Inzaghi calca la mano sul perchè – lui per primo – ha spinto il presidente Zhang a rivedere la sua iniziale decisione: "È un giocatore che è nel circuito della Nazionale e ci sarà di grande aiuto dentro e fuori dal campo. Può fare sia il centrale sia l'esterno, e sarà utile come lo è stato prima di lui Ranocchia che ci ha dato una grande mano in certi momenti della stagione, è stato preziosissimo per i nostri successi pur non giocando".
Un concetto forte e chiaro che Inzaghi riserva anche a chi dall'esterno prova già a destabilizzare un ambiente che sta lavorando per ritrovare continuità ed equilibri. Un concetto già espresso in precedenza e ribadito a gran voce, davanti ai recenti commenti dopo lo scivolone dell'Olimpico hanno provato a destabilizzare l'ambiente. "Si è parlato troppo del ko con la Lazio perché siamo l'Inter e le nostre sconfitte fanno discutere, ma comunque abbiamo nove punti in quattro partite. Volevo una reazione dalla squadra e c'è stata, perché contro la Cremonese abbiamo fatto una partita seria".
Serietà che è stata esemplare anche nel comportamento della società che ha rispettato direttive e gestioni, sportive ed economiche: "Questa è l'Inter che mi piace e la società ha lavorato benissimo. Abbiamo trattenuto giocatori importanti sapendo che c'erano dei paletti agonistici da rispettare e con me allenatore tutte le sessioni di mercato sono state positive a livello finanziario. Oggi ho una squadra competitiva come dimostreremo sul campo". Al Milan, l'ardua sentenza.