Immobile ritrova il Borussia Dortmund: cosa è andato storto con Klopp e Tuchel
"Uno dei più grandi errori del Borussia". Con queste parole il prestigioso giornale tedesco Bild definì l'acquisto di Ciro Immobile da parte del Borussia Dortmund. L'esperienza dell'attuale attaccante della Lazio in Germania non fu entusiasmante e si chiuse dopo appena un anno, quando i tedeschi mandarono il centravanti della Nazionale Italiana in prestito al Siviglia. Il destino ha voluto che nell'anno del ritorno in Champions League la società biancoceleste ha pescato proprio il BVB dall'urna di Ginevra e così per il numero 17 può esserci subito una motivazione in più per continuare a fare bene. La Lazio, oltre al Dortmund, ha pescato lo Zenit San Pietroburgo e il Brugge.
Dal suo ritorno in pianta stabile in Italia Immobile ha trovato la sua dimensione alla Lazio e il suo percorso di crescita è stato talmente straordinario che nel giro di quattro anni è stato due volte capocannoniere in Serie A, miglior attaccante dell'Europa League 2017/2018 con 8 gol, a pari merito con Aritz Aduriz e Scarpa d'Oro nella stagione 2019/2020.
In merito alla sua esperienza in terra tedesca l'attaccante di Torre Annunziata qualche anno fa, nel corso di un'intervista al giornale tedesco Kicker, disse: "Con Klopp avevo un interprete che mi era di grande aiuto, quando arrivò Tuchel però questo mi venne tolto ed io ebbi ancora grosse difficoltà a capire ciò che mi diceva. Non è vero che non avevo voglia di studiare, più semplicemente il tedesco è una lingua incredibilmente complicata da apprendere".
Immobile era stato preso per raccogliere la pesante eredità di Robert Lewandowski, passato al Bayern Monaco, e le cose non sono andate bene al Westfalenstadion ma nel giro di pochi mesi Ciro è diventato un simbolo della Lazio e del calcio italiano: lo stesso attaccante classe 1990 ha ammesso che la sua esperienza poteva essere diversa in Germania ("Avrei potuto fare sicuramente meglio, questo sì") ma a Roma Ciro ha trovato la sua dimensione ed è diventato "Il Grande". Ora, proprio come il fondatore del primo grande impero persiano, il suo obiettivo è quello di diventare decisivo oltre i confini italiani ed estendere il suo regno: questa nuova missione partirà proprio da una sua ex squadra.