La Lazio è caduta sotto i colpi della Juventus, in una gara in cui all'Olimpico si è vista una squadra incapace di colmare il vuoto in attacco lasciato da Ciro Immobile, infortunatosi al polpaccio e impossibilitato a dare una mano a Sarri e compagni. Ne è nata una sconfitta amara, che ha frenato ancora una volta la crescita del progetto tecnico e rilanciato la Juventus di Allegri, grazie ai due rigori segnati da Bonucci, decisivi per il successo e i tre punti con cui i bianconeri hanno agganciato in classifica la Lazio.

Lo stop di Immobile era stato annunciato da tempo e si sapeva che l'attaccante non sarebbe potuto scendere in campo nel big match contro la Juventus. Nulla di nuovo, tanto che attorno al nuovo infortunio rilevato durante il ritiro della Nazionale era sorto dubito un piccolo ‘giallo': lo staff medico di Coverciano è rimasto sorpreso delle condizioni fisiche (precarie) del giocatore che, secondo la Lazio, godeva di ottima salute tanto da rispondere alla convocazione azzurra. Con tanto di botta e risposta polemica tra la Federcalcio e la Lazio.

Ciò che conta è che però l'infortunio ci fosse e non di natura secondaria: un fastidio al polpaccio, un problema di natura muscolare che richiede terapie e riposo. Così, i tempi di recupero sono stati chiariti sin da subito: niente partite con la Nazionale e stop anche per quelle della Lazio. La Juventus è stata già saltata, in programmazione adesso c'è l'Europa League di giovedì sera per la delicata trasferta di Mosca contro la Lokomotiv. Dove Immobile probabilmente non ci sarà ancora, in attesa di capire se potrà recuperare per la partita con il Napoli, di domenica 28 novembre.

A tenere in ansia sulle sue reali tempistiche di rientro è lo stesso giocatore che domenica si è cimentato nelle improbabili vesti di arbitro in occasione di un evento benefico, l'amichevole tra la squadra di Papa Francesco – la nazionale del Vaticano – e una selezione della World Rom Organization – associazione che tutela i diritti delle popolazioni rom. Subito dopo l'arduo incarico, l'attaccante della Lazio si è soffermato sulle proprie condizioni: "Miglioro giorno per giorno" ha subito assicurato tutti, "l'infortunio va meglio. Contro la Juventus sarei potuto esserci se non si fosse trattato del polpaccio, un muscolo delicato, molto particolare".

Dunque, tanta prevenzione per evitare sforzi inutili e soprattutto anzitempo. Il rischio è quello di aggravare le condizioni sovraccaricando la gamba che l'ultima risonanza magnetica ha indicato in via di guarigione anche per l'assenza di dolore. Ma la paura è dietro l'angolo: "Spero di tornare presto" ha concluso Immobile "ma ho un po' di timore, non vorrei dovermi rifermare di nuovo".

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