Ilicic, la luce si è spenta ancora: non è più lui, Atalanta preoccupata per le sue condizioni
Per chi ne ha cuore anzitutto le condizioni di salute la domanda è una sola: come sta Josip Ilicic? La situazione del calciatore non ha mai smesso di preoccupare l'Atalanta, i suoi tifosi. Non figurava nemmeno nella lista dei convocati in occasione dell'ultima partita di campionato contro l'Inter. E se in tempi di Covid un'assenza del genere – salvo comunicazioni differenti sugli infortuni – lascia pensare sia il contagio la causa di un eventuale, stop per lo sloveno non è così. La luce si è spenta di nuovo. Dietro c'è dell'altro.
Non è più lui, ancora una volta. Il calciatore che con le sue giocate aveva rappresentato un punto di forza, una delle stelle più luminose della squadra capace di stupire in Italia e in Champions, ha perso smalto. Il talento s'è oscurato. La condizione fisica – come mostrato anche da una foto che risale allo scorso mese di dicembre – non è più brillante. Quei colpi di genio, e di classe pura, che gli riuscivano con naturalezza si sono persi.
Al "Mestalla", nel match di Coppa contro il Valencia giocato due anni fa (prima che la pandemia travolgesse ogni cosa), aveva incantato, segnato, spadroneggiato, abbagliato gli avversari. Dal "Mestalla" aveva portato via il pallone a casa in una notte magica per se stesso e per la ‘dea'. Da allora a Josip è successo qualcosa. È stato male fino a toccare il fondo, ma è risalito tornando alla ribalta. Poi, progressivamente, è scivolato di nuovo dietro le quinte.
Ne uscirà ancora? La situazione è molto delicata, come dopo la prima ondata di Covid che aveva scosso il giocatore nel profondo dell'anima: s'era smarrito e gli era servito del tempo per ritrovarsi; l'angoscia per la devastazione del virus sulla vita delle persone, di quella porzione d'Italia (Bergamo) tra le più colpite duramente dalla diffusione e dagli effetti dei contagi, era stato un avversario troppo duro da superare. Ilicic è caduto e s'è rialzato. Quel male oscuro che era entrato in tackle non lo ha mai abbandonato del tutto e sembra avergli fatto di nuovo lo sgambetto – come si apprende da fonti interne al club, a tutela della privacy del giocatore – al punto che non è così facile pensare a quando potrà essere ancora a disposizione del tecnico, Gasperini.
Il chiacchiericcio di mercato (ha il contratto in scadenza nel 2023 e già nella scorsa stagione fece discutere il suo accantonamento assieme al Papu Gomez) e le necessità della squadra impegnata su più fronti (in corsa per la Champions e attesa dalla sfida di Europa League con l'Olympiakos) hanno alimentato il dilemma sullo sloveno: fino a quando l'Atalanta – pur nel rispetto dell'uomo – potrà aspettarlo ancora?