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Ilaria D’Amico sulle parole della sorella di Ronaldo: “I familiari non facciano commenti”

Lo sfogo social della sorella di Cristiano Ronaldo ha fatto discutere. Dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia aveva scritto: “Non si può giocare così, da solo non può fare miracoli”. Ilaria D’Amico, conduttrice Sky e compagna di Buffon, ha ammesso: “Per me i familiari, i fratelli e le moglie non devono usare i social, perché poi spesso mariti e fratelli non lo apprezzano”.
A cura di Maurizio De Santis
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Elma Aveiro, una delle sorelle di Cristiano Ronaldo, ha fatto molto discutere per il post condiviso sui social nel quale criticava l'impostazione del tecnico, Maurizio Sarri, all'indomani della sconfitta ai rigori in finale di Coppa Italia contro il Napoli. "Non si può giocare così, da solo non può fare miracoli", sono state queste le parole della donna mai smentite né smorzate dal fratello-campione, né censurate dalla stessa Juventus. Un silenzio, in particolare quello di CR7, che ha fatto molto rumore e alimentato il sospetto che l'ex Real abbia di fatto scaricato il tecnico, la cui posizione resta precaria. Il doppio ko e altrettanti trofei persi (l'altro in Supercoppa, al cospetto della Lazio) hanno assestato un duro colpo alla panchina, restano scudetto e Champions come traguardi da non fallire. L'allenatore di gioca tutto in due mesi tra luglio e agosto.

Lo sfogo su Instagram della sorella di Ronaldo, però, non è piaciuto a tutti. Anzi, qualche critica importante c'è stata. E quel riferimento nemmeno tanto velato alle colpe della squadra, che non mette un grande campione come il lusitano di esprimersi al meglio, ha provocato la reazione stizzita di chi all'ambiente squadra è molto vicino, sia come addetto ai lavori sia per questioni strettamente personali. Qual è la persona in questione? Si tratta di Ilaria D'Amico, conduttrice Sky e compagna di Gianluigi Buffon. Ecco cosa ha detto commentando la sortita del "clan CR7".

La penso alla vecchia maniera. Per me i familiari, i fratelli e le moglie non devono usare i social, perché poi spesso mariti e fratelli non lo apprezzano – ha ammesso nell'intervista ai microfoni di Radio1 -. Se fossi un giocatore di calcio vorrei esprimere il mio pensiero, ma non mi farebbe piacere che Gigi o mia madre scrivessero al mio posto. I familiari non devono diventare commentatori.

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