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Il Vitesse si salva dal fallimento a 25 minuti dalla scadenza: rischiava di scomparire per sempre

È stata una notte incredibile per i tifosi del Vitesse, arrivato a un passo dalla bancarotta e dal fallimento: la squadra rischiava di sprofondare nelle serie minori, ma è stata salvata da un imprenditore a 25 minuti dalla deadline.
A cura di Ada Cotugno
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I tifosi del Vitesse possono finalmente sorridere dopo un incubo durato mesi: la squadra è stata salvata dalla bancarotta 25 minuti prima della scadenza fissata, un vero e proprio miracolo sportivo che si è avverato quando ormai nessuno ci sperava più. È una storia triste che alla fine ha avuto un lieto fine grazie all'intervento di Guus Franke, l'imprenditore che ha deciso di rilevare il club in fallimento dalle mani dell'americano Coley Parry. Tutto è cominciato con la retrocessione nella seconda serie olandese, ma la squadra rischiava di non potervi giocare a causa dei problemi finanziari che avrebbero portato al ritiro della licenza.

Salvato dalla bancarotta 25 minuti prima del disastro

A sorprendere più di tutto nel salvataggio della società sono ovviamente le tempistiche. Alla squadra era stata data una deadline precisa, fissata per le ore 23.59 del 1° luglio: oltrepassata quella soglia sarebbe stata considerata in bancarotta e sarebbe ovviamente fallita, una proceduta vista tante volte nel calcio europeo che porta a conseguenze disastrose. Il clima attorno al Vitesse non è dei migliori già da diversi mesi. Lo scorso aprile era stato sanzionato con 18 punti di penalizzazione in classifica per non aver rispettato i requisiti del regolamento per la licenza d'iscrizione al campionato e alla fine della stagione aveva trovato la retrocessione.

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Non soltanto i risultati sul campo stentavano ad arrivare, ma i fantasmi del fallimento hanno mandato in crisi la squadra e tutti i suoi tifosi. La società ha accumulato un debito di oltre 20 milioni di euro che ha provato a risanare affidandosi al buon cuore di tutti i suoi sostenitori: sono state diverse le campagne di crowdfunding lanciate dal Vitesse sui suoi canali dove, in cambio di donazioni, venivano offerti dei piccoli regali simbolici.

L'uomo della provvidenza del Vitesse

Neanche le donazioni sono bastate per risanare i conti della squadra olandese che aveva un buco troppo grande per essere chiuso nei tempi prestabiliti. A salvare tutto ci ha pensato Guus Franke che non è un nome nuovo ai tifosi: l'imprenditore aveva provato a rilevare il club diverse volte, ma nell'ultimo disperato tentativo è riuscito a compire la sua missione, circa mezz'ora prima che venisse dichiarato il fallimento.

Tutta la tifoseria del Vitesse è rimasta incredula davanti alla notizia e in centinaia si sono radunati in piena notte davanti al centro sportivo per festeggiare lo storico traguardo. Il club ora è salvo, ha risolto i suoi problemi finanziari ed è in attesa di una nuova licenza per poter partecipare alla Serie B olandese, con l'obiettivo di poter tornare in Eredivisie il prima possibile.

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