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Il Viminale autorizza gli allenamenti individuali per gli sport di squadra

Da lunedì 4 maggio anche gli atleti di sport di squadra potranno allenarsi individualmente. L’ha confermato il Viminale in una circolare inviata ai prefetti. Il provvedimento già adottato da alcune regioni sarà dunque esteso a tutto il territorio nazionale. Per i club di Serie A è il primo passo verso il ritorno alla normalità.
A cura di Redazione Sport
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Tutto come previsto. Dopo alcune regioni, il Viminale si adegua e apre agli allenamenti individuali per gli sport di squadra su tutto il territorio nazionale. Da lunedì 4 maggio a domenica 17 maggio sarà possibile, per gli atleti professionisti e non, allenarsi individualmente presso strutture pubbliche o private, rispettando le norme di distanziamento. Il Ministero dell'Interno lo ha comunicato in una circolare diffusa ai prefetti.

Allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, sono consentite le sessioni di allenamento, a porte chiuse, degli atleti professionisti e non professionisti di discipline sportive individuali, riconosciuti di interesse nazionale dal CONI, dal Comitato Paralimpico italiano e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionale e internazionali, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e del divieto di assembramento. […] Si ritiene consentita, anche agli atleti, professionisti e non, di discipline non individuali, come ad ogni cittadino, l’attività sportiva individuale in aree pubbliche o private, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e rispettando il divieto di ogni forma di assembramento.

Cosa cambia per gli allenamenti della Serie A

Il fronte più interessante è inevitabilmente quello legato alle squadre di Serie A, in vista della possibile ripresa del campionato. Dopo la fuga in avanti di alcune regioni, dall'Emilia-Romagna al Lazio, passando per la Campania, il ministro dello sport Vincenzo Spadafora aveva chiesto al comitato tecnico-scientifico del governo che l'apertura agli allenamenti individuali per gli sport di squadra potesse essere estesa all'intero paese. L'apertura rappresenta un passo in avanti nell'ottica di un ritorno alla normalità, e magari della Serie A, seppur non modifichi in modo sostanziale il quadro della situazione. La possibilità di portare a termine o meno la stagione è infatti legata alla trattativa tra governo e Federcalcio sul protocollo medico che andrà implementato e seguito per gli allenamenti di squadra, quando il contatto fisico tra i giocatori diventerà inevitabile.

Da domani, i calciatori potranno allenarsi presso i centri sportivi delle rispettive squadre rigorosamente in solitaria, osservando misure di distanziamento molto rigide e senza avere alcun tipo di contatto con compagni di squadra e staff tecnico. Gli allenamenti veri e propri, quelli di squadra, riprenderanno solo se si troverà un'intesa sui punti più critici del protocollo: cosa succederà in caso di nuovo caso positivo all'interno di una squadra? Di chi sarà la responsabilità di un nuovo contagio? Domande a cui non c'è ancora una risposta, il terreno su cui si gioca la partita sul futuro immediato della Serie A.

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