Il video di Insigne a fine partita fa insorgere Salerno: il labiale è molto chiaro
Quel rigore contro la Salernitana Lorenzo Insigne ci teneva a batterlo, per tornare al gol in campionato dopo tre mesi, ma anche per poter dare sfogo a tutto quello che il capitano del Napoli aveva nell'animo da quando ha firmato il contratto che lo legherà al Toronto per i prossimi cinque anni. In quell'urlo dopo aver battuto Belec dal dischetto – "ti amo e ti amerò sempre" – c'è racchiuso l'amore inestinguibile per i colori azzurri ma anche un pizzico di polemica sulle responsabilità dell'addio, poi rinfocolata nel dopo partita dal suo agente Pisacane con un messaggio social: "Volevo fare una conferenza stampa così da poter spiegare tante cose a chi non ha capito, o ha fatto finta di non capire, ma ci hai pensato tu sempre sul campo, a modo tuo".
Il destinatario di queste parole è ovviamente il presidente De Laurentiis, che non ha voluto alzare la propria offerta di rinnovo ad Insigne, recapitandogli invece il più classico dei ‘prendere o lasciare'. Il 30enne attaccante di Frattamaggiore ha dunque deciso che i 3,5 milioni all'anno messi sul tavolo dal club della sua vita non erano sufficienti ed è andato a prenderne più del doppio nella Major League Soccer. Ma c'è un'altra frase – pronunciata da Insigne al Maradona – che nelle ore successive alla partita vinta 4-1 dal Napoli sta facendo discutere soprattutto a Salerno: c'è infatti un video in cui si vede il capitano azzurro parlottare al termine della partita con Dries Mertens, che gli ha ceduto il rigore che al 53′ ha chiuso il match dopo averne segnato lui stesso uno nel primo tempo.
Nelle immagini si vede chiaramente il labiale di Insigne che spiega al compagno come secondo lui il tocco di mano di Veseli, nella circostanza anche espulso per somma di ammonizioni, non fosse da sanzionare con la concessione del penalty da parte dell'arbitro Pairetto: "Non era rigore, l'ha presa qua – indica il fianco Insigne – e poi ho fatto gol". Peraltro, se è stata questa la percezione dal vivo dell'attaccante azzurro, che aveva fatto partire lui stesso il pallone impattato dal difensore della Salernitana, il silent check del VAR ha confermato come la decisione dell'arbitro sia stata corretta, visto che la palla dal fianco di Veseli è poi schizzata sul suo braccio, allargato in maniera tale da aumentare il volume del corpo.
Le parole di Insigne hanno avuto ampio risalto a Salerno, gettando benzina sul fuoco delle critiche rivolte a Pairetto per la direzione del match del Maradona. Già nell'immediato dopo partita era stato sarcastico sul tema il Ds granata Walter Sabatini: "Hanno ripristinato la regola della piazzetta? Ogni tre calci d'angolo un rigore?". Molti tifosi della Salernitana hanno anche attaccato il capitano azzurro per la mancanza di sportività dimostrata nella circostanza, visto che se era così sicuro che non fosse rigore avrebbe anche potuto dirlo all'arbitro, alla luce anche del fatto che già si era sul punteggio di 3-1.
Quanto alla decisione di lasciare che fosse Insigne a tirare il secondo rigore, Mertens ha poi spiegato: "Era importante per lui, volevo tirare io ma penso che è un momento importante per lui. Ha fatto la sua scelta e mi mancherà, perché è stato un uomo e un giocatore importante per questa società. Non dobbiamo dimenticare che cosa ha fatto per noi, sarà ancora importante. Gli ho lasciato il rigore perché per lui era importante, vuole finire bene, ci dispiace un po' ma gli dobbiamo dare un grande saluto e ringraziarlo".