Il video di Frattesi che insulta i tifosi del Milan dal pullman scoperto dell’Inter: cosa rischia
Davide Frattesi è stato tra i protagonisti della grande festa dell'Inter per la vittoria dello Scudetto della seconda stella. Il centrocampista è stato tra i mattatori della serata nel giro fatto dalla squadra sul pullman scoperto tra le strade di Milano, in mezzo a una marea di tifosi che li hanno accolti ai piedi del Duomo. Dopo aver mostrato a tutti un cartellone con la scritta "Milanista chiacchierone" il giocatore non si è contenuto e ha preso ancora una volta di mira il Milan, intonando dei cori contro i rivali cittadini.
Affacciato alla balaustra del pullman Frattesi si è fatto trascinare dall'entusiasmo dei tifosi nerazzurri che hanno accolto la squadra con applausi e canti, senza dimenticare di pizzicare il Diavolo che gli ha consegnato lo Scudetto proprio in occasione del derby. Nel clima di festa e di grande goliardia l'ex Sassuolo non ci ha pensato due volte per unirsi al coro: saltando al ritmo della canzone ha rivolto parole poco piacevoli ai rossoneri, con insulti alla tifoseria che di solito vengono cantati soltanto sugli spalti. "Chi non salta insieme a noi cos'è, è un milanista pezzo di m***a", ripete per due volte nel video che ha fatto il giro dei social.
Proprio come successo a Denzel Dumfies, che nello stesso giorno aveva mostrato uno striscione in cui portava al guinzaglio un cane con il volto di Theo Hernandez, anche a Frattesi potrebbe essere contestata la violazione dell'art.4 del Codice di giustizia sportiva. Secondo tale norma i tesserati di un club devono comportarsi in ogni occasione secondo i principi di lealtà, correttezza e probità, una regola che in quel momento il centrocampista ha infranto.
È probabile che il suo gesto sarà presto punito: il giocatore rischia di dover pagare una multa salata che potrebbe essere comminata anche all'Inter, dato che "le società rispondono direttamente dell'operato di chi le rappresenta, anche per singole questioni". Inoltre Frattesi ha anche rotto un patto interno fatto da tutti i componenti della rosa che si erano ripromessi di festeggiare lo Scudetto senza pensare al Milan. Una questione evidente soprattutto quando Barella nel mezzo della festa al Duomo ha fermato i cori contro Leao che i tifosi avevano cominciato a intonare.