Il video dello scontro tra guardalinee e cameraman in Betis-Athletic: svelata la spaventosa dinamica
L'incidente terribile che ha colpito l'assistente di linea Guadalupe Porras Ayuso ha fatto il giro del mondo e il giorno dopo le immagini provenienti dallo stadio Benito Villamarín hanno chiarito la dinamica della situazione. La spagnola è andata a sbattere contro una telecamera mentre correva sulla linea laterale, rimediando un terribile infortunio al volto che l'ha costretta a uscire al campo per recarsi immediatamente in ospedale.
All'inizio la dinamica è stata oscura: le telecamere di DAZN Spagna hanno mostrato un capannello di giocatori attorno all'assistente infortunata ma nessuno aveva capito il motivo di quella brusca interruzione della partita. Soltanto dopo, quando si è visto il suo volto insanguinato, tutti hanno capito. Ma è soltanto il video della dinamica diffuso qualche ora più tardi a mostrare davvero come è avvenuto lo scontro con il cameraman, diventato oggetto di pesanti critiche.
Porras era a bordocampo per seguire l'azione che al 13′ ha portato al gol di Chimy Ávila quando, mentre stava rientrando verso la zona di centrocampo a tutta velocità, si è scontrata violentemente contro l'operatore che con la telecamera era entrato in campo per registrare più da vicino l'esultanza del giocatore argentino. L'uomo non si è accorto che l'assistente si stava dirigendo verso di lui lanciata in piena corsa e non ha fatto nulla per evitare il doloroso impatto.
E così si è accasciata sul campo, restando in terra per un po' di tempo con il volto completamente ricoperto di sangue. L'immagine ha fatto il giro del web, scatenando l'indignazione verso il cameraman che non doveva trovarsi lì in quel momento, con i piedi proprio sul terreno di gioco.
Dopo il video inedito dell'impatto, di grande importanza sarà anche il referto dell'arbitro che ha riportato nel suo resoconto quanto accaduto: il direttore di gara ha chiarito di aver chiesto all'operatore di lasciare l'area dopo lo sfortunato incidente, una richiesta di cui l'uomo non ha tenuto conto dato che nel secondo tempo era di nuovo posizionato sulla stessa zolla di campo con la sua telecamera.