Il video della liberazione di Perlaza, sequestrato per tre giorni in una capanna nella giungla

Il calciatore Pedro Perlaza e l’amico Morales sono stati liberati dalla polizia dell’Ecuador. Erano detenuti nella giungla in una capanna, e il video è diventato virale.
A cura di Marco Beltrami
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L'incubo di Pedro Perlaza, calciatore dell'Ecuador, e del suo amico Juan Carlos Morales è finito. I due che erano stati sequestrati per tre giorni, sono stati liberati dalla polizia del Paese sudamericano. Un'operazione molto complicata visto che i prigionieri erano detenuti nella giungla, con tanto di scontro a fuoco con i malviventi, ma che si è conclusa con il lieto fine.

Perlaza e Morales sequestrati dopo una partita di calcio in Ecuador

C'era grande apprensione in Ecuador per le sorti del 33enne attualmente in forza al Delfín Sporting Club che milita nella Serie A del suo Paese. L'ex nazionale che in passato ha vestito le casacche dei principali club in patria, ovvero Barcellona, ​​Lega di Quito e Independiente del Valle era stato prelevato con la forza insieme a Juan Carlos Morales, persona che gravita nel calcio e che allena squadre locali mentre stava assistendo ad un match. Uomini col visto coperto lo hanno incappucciato e trascinato in macchina, alimentando la preoccupazione di parenti, amici e appassionati.

Fortunatamente la polizia nazionale dell'Ecuador si è messa subito sulle tracce del giocatore ed è riuscita anche ad individuarlo. Dietro il rapimento, ci sarebbero stati esponenti del mondo del narcotraffico, intenzionati a chiedere denaro in cambio della liberazione. Gli agenti hanno registrato tutta l'operazione, di cui sono stati poi condivisi alcuni stralci sui canali social. Nelle immagini si può vedere la difficile marcia dei poliziotti, nella giungla.

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Il video della liberazione di Perlaza nella giungla, l'operazione della polizia

Perlaza e Morales infatti erano segregati all'interno di una capanna sperduta, tutt'altro che facile da raggiungere. Una volta arrivati sul posto, gli agenti hanno dovuto fare i conti con un estremo tentativo dei rapitori che hanno dato il via ad una sparatoria riuscendo a scappare. Nessun ferito e nessun danno per gli ostaggi, che hanno solo mostrato i segni di alcuni colpi ricevuti nei giorni precedenti. A piedi poi, scortati dalla polizia, Perlaza e Morales sono stati riportati nei pressi del centro abitato dove hanno potuto salutare per la prima volta in lacrime i propri familiari.

Diego Velástegui, capitano della polizia, ha spiegato: "Dopo uno scontro armato, abbiamo liberato due vittime di un rapimento estorsore a Esmeraldas. Dopo un lavoro investigativo e uno scontro armato a Esmeraldas, abbiamo liberato Pedro P. e Juan M., vittime del rapimento, per i quali è stato chiesto del denaro. Sono stati picchiati, ma sono vivi". Gioia infinita per Perlaza: "Voglio ringraziare l'Unità Anti-Rapimenti della Polizia (UNASA) per averci fatto uscire da dove eravamo, e posso dirvi che era tutto molto incerto. Siamo vivi e questa è l'unica cosa che conta".

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