Il video della lite di Vidal con la polizia dopo la denuncia per presunti abusi sessuali: “Non puoi farmi questo!”
Sono le 5:02 del mattino quando gli agenti arrivano nel locale di Vitacura (in provincia di Santiago, in Cile) dove ci sono i calciatori del Colo Colo riuniti per una festa privata. Tra di loro c'è anche Arturo Vidal, unico dei compagni che sarà fermato e trasferito nella stazione di polizia per essere identificato e poi rilasciato. Un video divenuto virale mostra la discussione vivace tra l'ex centrocampista di Juventus e Inter e gli uomini in divisa giunti lì per controlli. Il motivo? C'è stata la denuncia di una donna per presunta violenza sessuale subita nel locale e adesso serve indagare: la giovane 22enne, recatasi nel bar assieme ad amici, a un certo punto della notte sarebbe rimasta sola e qualcuno avrebbe approfittato per abusare di lei.
Il battibecco tra Vidal e gli agenti che identificano i calciatori
"Ma lasciatemi in pace – dice il giocatore, visibilmente contrariato per la piega che ha preso il party -. Non potete venirci a chiedere i documenti qui dentro… qual è la vostra legge?". Vidal non è il solo ad affrontare la discussione con le forze dell'ordine: secondo la ricostruzione fatta dai media cileni accanto a lui c'è anche Leonardo Gil (nella clip è l'uomo con un cappuccio nero che gesticola mentre interloquisce). Entrambi protestano vivacemente per quel trattamento ricevuto in un luogo che non è pubblico e durante un party chiuso, ristretto a un certo numero di invitati. King Arturo sembra aver alzato un po' troppo il gomito e ingaggia il battibecco.
La discussione animata: "Non potete agire così, questa è proprietà privata"
I toni si accendono, uno degli agenti – come si evince anche dalle sequenze diffuse in Rete – intima a Vidal di calmarsi e mostrare rispetto. "Io ne ho per te, come persona e come calciatore. Tu abbine per me", è la frase pronunciata dal poliziotto che altrimenti sarà costretto a prendere provvedimenti e a chiamare anche altri colleghi. "Se continuate a mancarmi di rispetto riferirò tutto alla radio e la situazione cambierà completamente". Il calciatore, però, replica nonostante l'invito di altre persone a placarsi: "Ma io sono tranquillo! Siete voi che non potete venire qui a identificarci, questa è proprietà privata".
Il caso della presunta violenza sessuale è ancora in fase preliminare
Il caso è ancora in fase preliminare, il procuratore incaricato, Francisco Lanas, ha fatto sapere che per adesso si stanno raccogliendo le prove, sono in corso le verifiche per reperire materiale certo da inserire nel dossier e poi valutare se ci sono i presupposti per ipotizzare un eventuale procedimento e azioni azioni legali importanti nei confronti dei calciatori coinvolti che, secondo quanto trapelato, informati sulla gravità dell'esposto, all'arrivo degli agenti municipali e della polizia, avrebbero tentato di abbandonare il locale in cui si trovavano per festeggiare il compleanno di Lucas Capeda.