Il video degli scontri violenti tra ultras di Juve e Torino: erano armati fino ai denti

La Digos ha identificato gli autori delle violenze che risalgono al derby giocato il 9 novembre scorso. Si erano dati appuntamento nella zona della Gran Madre, convinti che il sistema di video-sorveglianza fosse meno capillare.
A cura di Maurizio De Santis
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Manganelli, bastoni, coltelli, cinture e perfino esplosivi. I tifosi della Juventus e del Torino erano armati fino ai denti e avevano scelto come campo di battaglia un luogo che ritenevano zona franca, libero da telecamere di sicurezza, per fronteggiarsi: erano un centinaio e si erano dati appuntamento nella zona nei pressi della Chiesa della Gran Madre di Dio, uno dei più importanti luoghi di culto cattolici della città sabauda. Credevano che in quella porzione urbana il rischio d'incorrere nelle video-sorveglianza sarebbe stato più basso, invece sono stati ‘traditi' da convinzioni sbagliate.

Gli incidenti risalgono al 9 novembre scorso, alla notte prima del derby e oggi, a pochi giorni dal match di ritorno in programma sabato prossimo (alle 18), sono scattati provvedimenti e perquisizioni nei confronti degli autori di quegli incidenti furibondi. Sono 23 quelli denunciati, 73 quelli colpiti da diffide ad assistere a manifestazioni sportive.

Autori delle violenze identificati grazie alle telecamere di sicurezza

Le immagini sono agghiaccianti e descrivono scene di ordinaria follia, un copione già visto in altre occasioni e anche in altre città con lo sfondo della rivalità calcistica che è solo un pretesto. Le registrazioni video hanno permesso agli inquirenti della Digos di identificare gli autori di quelle violenze nonostante molti di loro avessero il viso seminascosto dai cappucci: sequestri e denunce sono stati la conseguenza legale della guerriglia che in parte s'è scatenata anche all'interno dello Stadium a causa dei danneggiamenti verificatisi all'interno del settore ospiti nel giorno della partita.

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I provvedimenti emessi a carico di 73 ultras

A seguito delle indagini, il Questore di Torino ha emesso 43 ordinanze Daspo (divieto di assistere a eventi sportivi) e ha messo in atto anche procedure di aggravamento per altre 20 ordinanze Daspo già in essere, nonché altre 10 ordinanze Daspo per i tifosi del Torino. Nell'ambito dell'operazione le forze dell'ordine hanno anche effettuato controlli e passato al setaccio le sedi di alcuni gruppi di sostenitori di fede bianconera quali "Drughi" e "Primo Novembre 1897".

Il sequestro di supporti informatici e abiti utilizzati dai responsabili durante gli incidenti entrano nel materiale probatorio a disposizione delle autorità assieme a coltelli di svariate dimensioni, bombe carta, bombolette di spray irritante capsicum, mazze da baseball.

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