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Il video che smaschera la confusione degli arbitri in Serie A: si contraddicono da soli sui rigori

La valutazione degli arbitri sullo step on foot in Serie A fa discutere, soprattutto dopo l’episodio Kyriakopulos-Baldanzi in Monza-Roma. Emerge un video di Rocchi del passato che sembra contraddire la posizione di Gervasoni.
A cura di Marco Beltrami
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Qual è il metro di giudizio sui calci di rigore quando c'è uno step on foot, ovvero quello che un tempo si definiva pestone? Questa è la domanda più ricorrente in Serie A, dopo una domenica di episodi da moviola che non sembrano essere guidati da una linea comune, e hanno fatto discutere. La situazione più controversa è quella del contatto tra Kyriakopulos e Baldanzi. Sembra esserci una disparità di trattamento rispetto a casi simili, soprattutto alla luce delle dichiarazioni dei vertici arbitrali di oggi e di un anno fa.

Lo step on foot involontario non è punibile con il rigore secondo Gervasoni

Intervenuto a Open Var Andrea Gervasoni, vice commissario designatore della CAN di Serie A e B, ha considerato giusto l'operato dell'arbitro e degli addetti alla moviola nell'episodio di Monza-Roma. Questo anche perché, come sottolineato dagli audio della sala Var, lo step on foot di Kyriakopulos su Baldanzi è stato considerato involontario e di lieve entità ("Gli dà un piccolo testone sul piede, ma sta correndo e non sta guardando il pallone. Non fa nessuna azione fallosa").

Per questo l'ex fischietto ha spiegato quello che è il modus operandi degli arbitri sulla situazione in questione: "Entrambi i giocatori guardano in area e quindi reputiamo che si tratti di uno scambio fortuito di gioco. Lo vogliamo paragonare a quello di Di Lorenzo in Napoli-Monza, come tipologia. Riteniamo che in questa tipologia in Como-Verona sia sotto la nostra soglia abituale perché non vogliamo che dei micro-tocchi o micro-pistoni siano puniti con il calcio di rigore. Perché siano interventi Van,  questi tocchi devono essere step on foot chiari, punibili in maniera imprudente con il cartellino giallo. Linea guida chiara e credibile: lo step on foot per essere credibile con intervento Var, deve esserci imprudenza, ovvero a fondo e con il piede schiacciato completamente".

Le contraddizioni sui rigori assegnati per micro-tocchi, il caso in Fiorentina-Milan

In realtà il concetto di "micro-tocchi" sembra essere però in contraddizione con quanto visto in Fiorentina-Milan, sul contatto tra Hernandez e Dodò, leggerissimo, che ha portato all'assegnazione del penalty col Var. Non a caso lo stesso Fonseca ha parlato di "circo" di rigori e di un "non calcio" se si considerano contatti leggeri come punibili con calci di rigore.

Cosa disse Rocchi un anno fa sullo step on foot e quando è rigore

Tornando sull'episodio di Monza, la spiegazione di Gervasoni con riferimento all'involontarietà decisiva anche per la non assegnazione del rigore, stride con quanto invece dichiarato dal designatore Rocchi un anno fa. Intervenuto per commentare il gol annullato in Lecce-Milan per il contatto Piccoli-Thiaw, il capo degli arbitri azzurri chiarì: "Non serve la volontarietà per lo step on foot. Se fosse volontario potremmo parlare di cartellino giallo o addirittura rosso se violento. Capisco poi altrettanto, e non parlo da responsabile degli arbitri ma da chi segue il calcio da appassionato che fai fatica ad accettare un episodio del genere. Ma se dobbiamo dare una linea chiara o uniforme per tutti, forse in questo momento è più facile sostenere la soluzione che ci stiamo vivendo".

E alla domanda sulla possibilità invece di una casistica sulle diverse entità di step on foot, Rocchi fu perentorio: "No, sarebbe un errore. L'entità di uno step on foot chiaro è più semplice per intervenire senza fare un'interpretazione soggettiva". Insomma qualcosa di molto diverso rispetto a quanto visto e sentito nelle scorse ore.

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