Il viaggio a vuoto del Milan a Torino: ha saputo in albergo che con la Juve non si giocava
Altro rinvio per il calcio italiano: la semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Juventus e Milan è stata rimandata a causa dell'emergenza Coronavirus. Erano stati ipotizzati diversi scenari per la sfida in programma domani sera all'Allianz Stadium di Torino ma dopo un vertice in prefettura a Torino tra i rappresentanti del club bianconero e le autorità istituzionali è arrivata la decisione che nessuno si aspettava. Ebbene si, nessuno si aspettava questa soluzione perché il Milan era già in albergo nel capoluogo piemontese quando si è decide di rinviare la partita: una scelta arrivata a 24 ore dal fischio d'inizio ma fa piuttosto riflettere il fatto che fino a 5 ore fa si voleva giocare a porte aperte, solo per i residenti in Piemonte, in una regione che aveva disposto la chiusura delle scuole fino all'8 marzo.
Pochi minuti fa è arrivata la notizia che potrebbero essere sospesi tutti gli eventi sportivi per i prossimi 30 giorni o si potrebbero giocare tutte le partite a porte chiuse: al momento non c'è ancora nessuna certezza e nelle prossime ore si capirà di più.
Milan come Verona e Cagliari, decisione presa dopo l'arrivo sul posto
La stessa sorte dei rossoneri, che sono arrivati a Torino nel tardo pomeriggio e hanno saputo la decisione del rinvio dopo il viaggio, era toccata anche all'Hellas Verona e Cagliari. Il club veneto avrebbe dovuto giocare a Genova ieri e la squadra di Ivan Juric era nel capoluogo ligure al momento della scelta di rinviare il match: questa cosa non è andata giù a Miguel Veloso, che su Instagram ha mostrato tutto il suo dissenso e la sua delusione Stessa situazione per i sardi, che lo scorso 23 febbraio ha visto rinviata la sfida in casa gli scaligeri e dopo la trasferta dall'isola ha deciso di restare in Veneto in attesa di nuove indicazioni. L'emergenza non ha risparmiato nessuno.