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Il Verona sfiora la vittoria a Udine, friulani salvati da Samardzic: punto d’oro per l’Hellas

Il Verona gioca una buona partita e strappa un ottimo pareggio all’Udinese nel posticipo della ventesima giocata giocato alla Dacia Arena. Segna Lazovic (ma sarà autorete di Becao), pareggia Samardzic. Nella ripresa l’Hellas va vicina al raddoppio.
A cura di Maurizio De Santis
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Samardzic sorride dopo la rete siglata contro il Verona. Alla Dacia Arena finisce 1-1.
Samardzic sorride dopo la rete siglata contro il Verona. Alla Dacia Arena finisce 1-1.

Non è finita. Il Verona trae nuova linfa dalla trasferta sul campo dell'Udinese e porta a casa un pareggio d'oro. Non dà uno scossone alla classifica, che resta durissima, ma accorcia a -5 il gap dallo Spezia quartultimo e tiene aperti i giochi in zona retrocessione.

Eccezion fatta per il ko proprio con i liguri nello scontro diretto (1-2) l'Hellas sembra aver cambiato pelle rispetto alla prima parte della stagione: ha pareggiato col Torino (1-1), liquidato con identico risultato (2-0) due dirette concorrenti nella lotta per non retrocedere (Cremonese e Lecce). Lunedì prossimo riceverà al "Bentegodi" una delle formazioni più in palla del momento: è la Lazio di Sarri.

Lazovic porta avanto l'Hellas: la sua conclusione viene deviata da Becao.
Lazovic porta avanto l'Hellas: la sua conclusione viene deviata da Becao.

Agrodolce. È il sapore che resta in bocca all'Udinese che al proprio campionato ha più nulla da chiedere se non riuscire a piazzarsi almeno tra le prime otto della Serie A, un risultato che andrebbe a conferma del buon lavoro svolto da Sottil nonostante le difficoltà (l'infortunio di Deulofeu, che dovrà essere operato al ginocchio, e lo stop di Arslan contro gli scaligeri).

La partita. Equilibrio è la parola che scandisce il posticipo serale della ventesima giornata. Il Verona che va in campo alla Dacia Arena lo fa senza risparmiarsi né fare le barricate. Se la gioca da subito, alza il ritmo, tiene alta la pressione e al primo tentativo passa in vantaggio. La conclusione di Lazovic non dà scampo a Silvestri beffato dalla traiettoria beffarda presa per la deviazione di Becao.

L'esultanza di Samardzic dopo la rete del pareggio dell'Udinese.
L'esultanza di Samardzic dopo la rete del pareggio dell'Udinese.

L'Udinese accusa il colpo, non trova spazi, fa fatica a riorganizzarsi anche perché dall'altra parte l'Hellas tiene lo stesso atteggiamento d'inizio match almeno fino a quando Samardzic non rimette le cose a posto: Beto gli serve una palla perfetta, lui la piazza in buca d'angolo laddove Montipo' nulla può. È il momento migliore dei friulani che ribaltano l'inerzia della sfida, sfiorando il 2-1 prima con Bijol e poi con Udogie.

Il tema tattico non cambia nella ripresa. Non c'è lo stesso "furore" del primo tempo ma il match regala ugualmente emozioni e fiammate. Le regala il Verona che va vicino al raddoppio prima con Ngonge poi con l'ex Lasagna. Non è da meno l'Udinese che, troppo leziosa, manca con Udogie, Success e lo stesso Samardzic l'affondo del ko. A dieci minuti dalla fine un pasticcio di Silvestri rischia di rovinare tutto: rinvia la palla sui piedi di Lasagna (ancora lui) ma il tiro dell'attaccante viene subito murato da un difensore. Il Verona ci crede e ruba palloni "sanguinosi", gli manca una cosa essenziale: buttarla dentro.

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