Il vero avversario della Francia per la vittoria di Euro 2020 può essere la Francia stessa
I favoriti. La rosa più forte per qualità e per il livello dei calciatori. Il fatto che la Francia sia la squadra da battere a EURO 2020 è opinione diffusa ed è una delle poche cose che mette tutti d'accordo. Non c'è nessuno che non l'abbia messa al primo posto in una ipotetica griglia per questa rassegna continentale e per non scontentare nessuno i transalpini nel match d'esordio hanno battuto la Germania per 1-0. Una buona prova per le Bleus, che nella prima frazione hanno messo in mostra buona parte delle loro qualità tecniche, tattiche e fisiche; mentre nella seconda parte hanno cercato di sfruttare più le ripartenze, trovando altri due gol (annullati) e lavorando molto di più in fase difensiva che in quella offensiva. Un atteggiamento che aveva fatto storcere il naso a molti ma era arrivata la vittoria e quindi tutto era passato in cavalleria. Quando arriva il risultato va così, non ci si sofferma troppo.
Nel secondo turno del gruppo F la nazionale campione del mondo in carica ha pareggiato per 1-1 contro l'Ungheria e dal fischio finale della sfida disputata alla Puskas Arena è partita la discussione sul vero valore della Francia. Cosa che fino all'altra sera sembrava impossibile. A guardare i numeri del match si avrebbe un quadro molto chiaro: 66% di possesso palla a 34 per le Bleus, 15 tiri totali a 5 (4 a 3 in porta) e 12 occasioni create contro le 6 dei magiari. Nulla di nuovo sotto il sole di Budapest, la squadra di Marco Rossi ha fatto il suo match mentre i transalpini non sono riusciti a trasformare in gol quanto creato e questo ha complicato la situazione.
Proprio quegli episodi che possono far girare i match in qualsiasi momento, e che in un torneo con tutte partite secche sono ancora più determinanti, hanno messo in difficoltà la nazionale più forte del mondo e l'hanno costretta a rincorrere per buona parte della sua seconda apparizione nella manifestazione UEFA. La squadra di Didier Deschamps si è presentata ai nastri di partenza dell'Europeo itinerante con i favori, come già anticipato, e questo ruolo alla selezione transalpina non dispiace perché è consapevole della sua forza. Ma proprio la troppa sicurezza in alcuni frangenti potrebbe giocare brutti scherzi. Già nel primo incontro la Francia aveva dato la sensazione di accontentarsi dopo essere passata in vantaggio mentre oggi non ha giocato con la giusta cattiveria fin da subito e al primo assalto avversario ha subito il gol dei magiari.
Il punto conquistato è importante, perché dimostra la reazione dei francesi e gli permette di essere ancora primi del gruppo F, ma i punti su cui si batterà sicuramente l'ex allenatore di Juventus, Monaco e OM saranno la determinazione e la connessione all'interno del match: in manifestazioni così corte non ci sono troppe occasioni per recuperare il terreno perduto e il prossimo avversario della Francia sarà il Portogallo campione d'Europa in carica. "Errare humanum est, perseverare autem diabolicum".