Il VAR fa discutere anche in Champions League: clamoroso rigore non fischiato all’Atletico Madrid
Non è una buona settimana per gli arbitri al VAR e per i sostenitori del supporto tecnologico nel calcio. Dopo quanto accaduto in Juventus-Salernitana, che ha fatto il giro del mondo e ha portato alcune federazioni ad accelerare l'adozione del fuorigioco semiautomatico, ecco che la Champions League non è immune da questo brutto periodo per i direttori di gara al video.
Nel corso del primo tempo della gara tra Bayer Leverkusen e Atletico Madrid, valida per il secondo turno del gruppo B, gli spagnoli hanno chiesto un calcio di rigore per un tocco di mano da parte di un difensore tedesco in piena area.
Su un cross dalla destra si è inserito in area di rigore Felipe e Tapsoba si è ritrovato la palla sul braccio proprio a pochi passi dal suo portiere ma non è stata ravvisata nessuna irregolarità. Il movimento con la mano del difensore del club tedesco sembra chiarissimo già a occhio nudo ed è ancora più inspiegabile come non sia stato visto dagli addetti al VAR.
L'arbitro inglese Michael Oliver ha placato gli animi dei calciatori di Diego Pablo Simeone, che chiedevano il penalty, ma dopo un rapido check con il VAR è arrivata la decisione di non decretare la massima punizione e di far riprendere il gioco normalmente.
Grande sorpresa da parte dei colchoneros per la scelta del fischietto britannico. I giornali spagnoli hanno subito sottolineato l'errore e il fatto che il direttore di gara non sia andato nemmeno al video per rivedere l'azione ma si sia fidato ciecamente dei suoi colleghi al VAR Chris Kavanagh e Stuart Attwell.
Nella ripresa il Bayer Leverkusen ha fatto sua la partita nella fase finale grazie alle reti di Robert Aindrich e Moussa Diaby, che con due veloci ripartenze hanno messo al tappeto la retroguardia dei roijblancos. Con questa vittoria i tedeschi agguantano proprio l'Atleti al secondo posto del girone.