Il trucco di Rudiger sui rigori parati da Lunin con il Manchester City: sapevano già tutto
Antonio Rüdiger e Kepa. C'è (anche) il loro contributo dietro le parate decisive di Andriy Lunin sui calci di rigore che hanno portato il Real Madrid in semifinale di Champions. Il difensore, protagonista di una serata eccezionale pure dal dischetto per il modo in cui con freddezza ha realizzato il penalty, e il portiere che era in panchina hanno avuto un'influenza importante in quegli istanti in cui tutto può accadere.
È gioco di squadra, strategia, cura dei dettagli, fiducia reciproca e nelle qualità dell'estremo difensore che ha mostrato autocontrollo e lucidità impressionanti. La ‘forza tranquilla', per dirla alla Ancelotti, del calciatore ucraino è stata iconica: perfino quando il centrale tedesco ha segnato la rete qualificazione non s'è scomposto.
Gli altri urlavano (Rüdiger è addirittura corso dall'altra parte del campo per festeggiare coi tifosi spagnoli giunti all'Etihad per la sfida col Manchester City), lui è rimasto impassibile. Questione di dettagli e di buona sorte che aiuta gli audaci umili dentro. Lunin è stato entrambe le cose, lo dimostrano anche alcuni episodi di quei momenti: ha avuto la saggezza e l'intelligenza di recepire i suggerimenti che gli venivano dati dai compagni di squadra.
Poco prima che Mateo Kovavic battesse il suo penalty, un'inquadratura ha mostrato Rüdiger fare un cenno molto evidente al portiere: gli ha detto di tuffarsi sulla destra, perché è lì che il croato avrebbe direzionato la sfera.
Così è stato: Lunin ha seguito l'indicazione e ha neutralizzato a terra la conclusione dell'ex di Inter e Chelsea. In quel momento il Real Madrid ha avuto la sensazione di avere in mano la semifinale, era il secondo errore consecutivo dopo quello di Bernardo Silva, la fortuna era girata.
Sul penalty fallito dal portoghese entra in gioco l'esperienza di Kepa. L'estremo difensore spagnolo conosce perfettamente i rigoristi del Manchester City. Nel 2019 era tra i pali del Chelsea quando giocò contro la squadra di Guardiola in finale di Carabao Cup. Allora destò scalpore l'ammutinamento verso Sarri che avrebbe voluto sostituirlo con Caballero ma lui rifiutò il cambio.
Quel giorno si lanciò alla sua destra e Silva lo beffò. Questa volta Lunin è rimasto immobile dinanzi all'avversario che ha provato lo stesso trucco per ingannare l'estremo difensore. Kepa gli aveva dato quel suggerimento, come si evince da un altro filmato che fa vedere il dialogo furtivo tra i due portieri poco prima dei tiri dal dischetto. Lunin ha poi rivelato che la decisione di restare era stata presa prima.
"C'erano tre giocatori con i quali avevamo dubbi se restare o meno fermo a centro porta. Ne abbiamo scelto solo uno ed è andata bene". Kepa si è preso la rivincita aiutando il collega. Questione di dettagli, che fanno sempre la differenza.