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Diego Armando Maradona morto a 60 anni

Il tributo del calcio a Maradona: la numero 10 indossata tra campionato, coppe e Libertadores

Dall’Europa League alla Copa Libertadores, il mondo del calcio ha voluto omaggiare anche in campo Diego Armando Maradona. Dopo lo spettacolo offerto dal Napoli che è sceso in campo, al suo ingresso, con tutti i calciatori che indossavano la maglia azzurra numero 10, anche altri calciatori hanno fatto lo stesso tra riscaldamento e gara in corso. L’attaccante francese del Tigres, Gignac, si è tatuato il numero 10 dietro al polpaccio.
A cura di Fabrizio Rinelli
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"Credo che la FIFA dovrebbe rendergli omaggio ritirando la maglia numero 10 di tutte le squadre da ogni competizione". È stato questo il pensiero del tecnico del Marsiglia, André Villas-Boas subito dopo la morte di Diego Armando Maradona. Una proposta che ha trovato l'appoggio della maggior parte del mondo del calcio. Quel numero è il simbolo di un campione, è l'essenza della sua classe, della sua fantasia. Sarebbe il modo giusto per onorare la memoria del più grande giocatore di tutti i tempi.

E allora ecco che club e giocatori, hanno cominciato a rendergli omaggio già dalle primissime gare di Europa League, ma anche delle altre competizioni nel mondo. Toccante è stato il tributo del Napoli che prima della sfida contro il Rijeka, è sceso in campo con tutti i calciatori che indossavano la maglia azzurra numero 10. In una serata di Europa League contrassegnata da episodi simili di calciatori molto legati al mito di Maradona, per la maggior parte argentini, che hanno voluto indossare quella maglia sia nel riscaldamento che a gara in corso, nei limiti del regolamento.

Il tributo dei giocatori nel mondo a Maradona con la maglia numero 10

È stata una serata speciale per Lucas Alario e il Bayer Leverkusen. L'attaccante del club tedesco è stato infatti l’unico argentino a trovare il gol nella notte di Europa League. Il giocatore è entrato al 68′ e ha timbrato dopo 12′ nel 4-1 rifilato all’Hapoel Beer Sheva. Prima della sfida, l’attaccante si era scaldato indossando una maglia personalizzata con il nome di Diego Armando Maradona.

Ritornando invece alla giornata di mercoledì, ovvero il giorno in cui è morto Diego Armando Maradona, uno dei primissimi gesti per omaggiare subito in campo il Pibe de Oro, è stato quello di Matías Zaracho. Nella partita in cui l'Atlético Mineiro ha battuto il Botafogo 2-1, il giocatore ha indossato la maglia numero dieci con il cognome Maradona . Questo è stato possibile sia per la volontà del giocatore ma anche perché il proprietario della maglia, Vargas, era indisponibile a causa del Covid-19.

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Gignac si è tatuato il 10 sul polpaccio

In Messico invece, prima dei quarti di finale tra Tigres e Cruz Azul, Nahuel Guzmán ha voluto rendere omaggio a Diego Armando Maradona. Il portiere ha indossato una maglia bianca con il 10 sulla schiena e il nome "Diego" mentre si riscaldava prima dell'inizio della partita. Anche se poi, per regolamento, ha dovuto indossare la sua solita divisa.

Ancora più singolare è stato invece il gesto di Gignac, l'attaccante francese del Tigres, che in Messico sta battendo i record di gol, ha sfoggiato il suo nuovo tatuaggio sotto il polpaccio sinistro con il numero 10 in bella mostra proprio per rendere omaggio al Pibe de Oro. 

Molto apprezzato in Argentina anche il gesto dell'allenatore del Gremio, Renato Gaúcho che ha voluto ricordare il fuoriclasse argentino con un abbigliamento del tutto significativo. All'inizio degli ottavi di finale di Copa Libertadores, contro il Guaraní al Defensores del Chaco, Renato Gaúcho ha infatti indossato la maglia dell'Argentina con il numero 10 di Diego Armando Maradona.

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