Il Toronto non è più una squadra, altra disfatta umiliante: Bernardeschi non supera l’intervallo
È davvero difficile parlare del Toronto FC senza rischiare di essere troppo severi, ma in questo momento la franchigia canadese appare completamente allo sbando, con un progetto tecnico fallito, un'altra stagione da buttare e i tifosi che chiedono la testa del presidente Bill Manning, non lesinando critiche agli strapagati Insigne e Bernardeschi. I due italiani campioni d'Europa avrebbero dovuto rinverdire i fasti di Giovinco, ma l'operazione si è rivelata fallimentare, certamente non solo per colpa loro, vista la pochezza complessiva della squadra.
Playoff mancati l'anno scorso e ormai quasi impossibili nella stagione attuale (il Toronto è penultimo nella Eastern Conference della Major League, peggio c'è solo l'Inter Miami di Messi), ma soprattutto una compagine che non smette di prendere sberle da chiunque e in maniera poco dignitosa. Stanotte l'ultimo atto di questo precipizio senza fondo, con la sconfitta per 5-0 contro il New York City nel match d'esordio in Leagues Cup, competizione organizzata congiuntamente dalla MLS e dalla Liga messicana che dà accesso alla Champions League centroamericana (è il torneo in cui Messi ha fatto faville nelle prime due partite giocate).
Un'umiliazione, l'ennesima per il Toronto, che arrivava al match sulla scia di ben 6 sconfitte di fila in campionato e alla Red Bull Arena è apparsa esattamente per quello che è: una nave senza timone alla deriva in mezzo al mare, con zero capacità di reazione o scatti di orgoglio dei giocatori in campo. Con quest'ultimo risultato, il bilancio degli ultimi 7 match giocati dai canadesi dice 17 gol subiti e uno solo messo a segno.
Contro il NYC Insigne era ancora assente per infortunio (il suo terzo stagionale, ha saltato 11 gare su 26), mentre Bernardeschi era in campo dal 1′, ma la sua partita è durata solo un tempo: il tecnico ad interim Terry Dunfield, che a giugno ha preso il posto dell'esonerato Bob Bradley e finora le ha perse tutte, lo ha lasciato negli spogliatoi assieme ad altri due giocatori. Per l'ex juventino è stata la 17sima partita di fila senza gol, specchio del momento difficile anche dal punto di vista personale.
Se i tifosi del Toronto aspettano solo la fine di questa stagione horror per assistere a una rifondazione totale, per Insigne e Bernardeschi si fa sempre più concreto lo scenario di un addio per provare a rinascere altrove.