Il Torino ha un problema più grande della rissa tra Vagnati e Juric: l’autore del video
Se i panni sporchi si lavano in famiglia, le ultime ore sono state dedicate a grandi lavori di pulizia nella lavanderia del Torino: la frattura tra l'allenatore Ivan Juric e il responsabile dell'area tecnica Davide Vagnati – e per estensione la società di cui è braccio operativo – è stata tanto clamorosa quanto rumorosa, e non solo in senso figurato. Sono volate urla, insulti e anche bestemmie nel concitato faccia a faccia tra i due, provvidenzialmente separati dal team manager Marco Pellegri.
Il video postato sui social nella serata di ieri, ben presto dilagato ovunque, è davvero una rarità a questo livello di sport professionistico e il clamore della vicenda – esplosa a tempo di record anche all'estero – ha costretto Vagnati a collegarsi in tutta fretta con Sky quando era ormai quasi notte, per spiegare che sono cose che possono succedere – soprattutto tra "persone vere" e che "ci tengono parecchio" – e che poco dopo è arrivato il chiarimento con Juric: "Ci siamo abbracciati".
L'aspro confronto diffuso in serata si era verificato qualche ora prima, nella mattinata di mercoledì, nel paesino austriaco, Waidring, che ospita da venerdì scorso la seconda parte del ritiro del Torino. Vagnati e Juric stavano rientrando nell'albergo in cui alloggiano squadra e staff granata, quando nel parcheggio della struttura i toni si sono alzati e i nodi di una tensione fino a quel momento tenuta sotto traccia sono venuti al pettine. Oggetto del contendere – e della rabbia del tecnico – l'immobilismo del mercato in entrata del Torino, a fronte della perdita di elementi cardine come il capitano Belotti, Brekalo, Bremer, Pobega, Mandragora, Praet, Pjaca e Ansaldi.
Il tempo corre veloce, mancano poco più di due settimane all'inizio del campionato e Juric si trova con una rosa che al momento è palesemente indebolita rispetto allo scorso anno. "Io faccio la squadra e tu l'alleni, e l'alleni bene perché sei un bravo allenatore hai capito?", si sente Vagnati che prova a rabbonirlo e rassicurarlo su prossimi innesti. Ma il tecnico croato è una furia e non ne vuole sapere, allontanando con veemenza il suo dirigente: "Non ti avvicinare, togliti dai cogli**i!".
A quel punto la lite esplode in tutta la sua durezza, visto che Vagnati da mediatore diventa a sua volta furibondo: "Non sei un ca**o di nessuno, non mi alzi la voce! Fenomeno del ca**o! Devi avere rispetto! Come ce l'ho io di te, devi avere rispetto, hai capito testa di ca**o!". Juric risponde per le rime: "Tu non fai un ca**o, sei un imbecille di me**a! Vattene a cag**e imbecille, vaffanc**o! Ma quale rispetto? Di te? Non ce l'ho. Pensa a lavorare!". Quale che sia la lettura che si vuole dare dell'episodio – rissa da bar o schietto confronto – restano sul tavolo le questioni che più interessano ai tifosi del Torino: un calciomercato ad ora fallimentare, in attesa – come ha spiegato Vagnati a Sky – che "i prezzi si abbassino", e un rapporto non idilliaco tra due componenti primarie come il Ds e l'allenatore.
Ma c'è un altro problema ancora maggiore dei due sopra esposti, ovvero l'autore del video che ha fatto il giro del mondo svergognando il Torino. Ci sono infatti buoni motivi per supporre che si tratti di un elemento interno alla squadra o allo staff, visto che il filmato è stato girato da un balcone dell'albergo che ospita il club granata.
Il sospetto che sia qualcuno che conosce bene sia Vagnati che Juric è avvalorato dal fatto che durante il video si nasconde per non essere visto, cosa che non verrebbe naturale ad un estraneo. In questo caso è evidente che la persona in questione, che poi ha divulgato il filmato, non poteva non sapere che l'esposizione così cruda della vicenda avrebbe creato un danno enorme al Torino, con tutte le conseguenze più ovvie sulla dedizione alla causa dell'autore del video. Una cosa ancora più brutta delle immagini in sé.
Ma il video della lita furibonda tra Vagnati e Juric porta con sé un altro mistero, in realtà di facile soluzione. Durante la sua sfuriata, il Ds – che era arrivato nel ritiro austriaco il giorno prima – ha urlato anche al tecnico: "Abbi rispetto di chi ti difende sempre agli occhi di quel testa di ca**o! E io ti difendo sempre! Testa di min**ia!". L'identità di questa terza persona appellata in maniera così volgare non può che essere il presidente Urbano Cairo, il che sparge ulteriori veleni all'interno della società granata. "Quando ci sono discussioni si dicono cose che non si pensano", ha abbozzato a Sky il dirigente quando gli è stato chiesto di questo passaggio delle sue urla. Oggi lo stesso Cairo ha provato dal canto suo a chiudere brevemente la vicenda: "I due si sono parlati, chiariti, riappacificati: vanno avanti più in sintonia che mai, non c'è altro da aggiungere".
E infine c'è quello che sui social è diventato il "mistero della mucca". Ok, va bene tutto, urla, insulti e quant'altro, ma che diavolo ci faceva una mucca immobile dietro i litiganti? La risposta è che il bovino in questione non era in carne e ossa, ma una simpatica sagoma posta all'ingresso dell'albergo. I tifosi granata sperano che il Toro dia segni di vita maggiori della mucca…