Il terreno frana sotto la Juve: inchiesta UEFA per possibili violazioni del Fair Play Finanziario
I problemi con la giustizia italiana della Juventus, che hanno indotto anche la Procura della FIGC a riaprire un fascicolo sul club bianconero per quanto riguarda l'aspetto sportivo della vicenda, si allargano adesso anche al campo europeo, con l'intervento ufficiale dell'UEFA. Il massimo organo calcistico continentale, che era stato sollecitato in tal senso dalla Liga spagnola, ha infatti a sua volta aperto un'inchiesta sulla Juve per potenziali violazioni del Fair Play Finanziario.
"La Prima Sezione del Club Financial Control Body (l'organo di controllo finanziario dei club, ndr) ha aperto oggi un'indagine formale nei confronti della Juventus per potenziali violazioni delle norme sulle licenze per club e sul fair play finanziario – si legge nella nota dell'UEFA – L'inchiesta della Prima Sezione del CFCB si concentrerà sulle presunte violazioni finanziarie recentemente rese pubbliche a seguito del procedimento condotto dalla Consob e dalla Procura della Repubblica di Torino".
In buona sostanza, lo tsunami che sta travolgendo la Juventus in Italia non poteva non essere notato anche dall'UEFA, visto che il club bianconero è oggetto di accuse pesantissime di aver truccato i propri bilanci con ardite acrobazie sia per segnare ‘più' (le plusvalenze asseritamente fittizie in sede di calciomercato) sia per evitare di scrivere ‘meno' (manovre stipendi e altri extradebiti non contabilizzati per oltre 70 milioni secondo l'accusa).
L'ente di Ceferin si sa che è attentissimo alla sostenibilità economica dei club, con le regole del Fair Play Finanziario che indicano i paletti cui non si deve derogare, bilanci alla mano. In caso di violazione, le sanzioni possono essere molto pesanti: si va dalla semplice multa fino ad arrivare alla "squalifica dalle competizioni in corso e/o esclusione da future competizioni".
Nel prosieguo della sua nota, l'UEFA fa poi riferimento all'accordo che aveva trovato precedentemente con la Juve circa la regolarizzazione della posizione già pesante del club bianconero alla luce dei suoi ultimi bilanci, così com'erano stati presentati. Un ‘settlement agreement' che adesso è a rischio e potrebbe cedere il passo appunto al pugno duro delle sanzioni: "In data 23 agosto 2022, la Prima Sezione del CFCB ha concluso un accordo transattivo con la Juventus. Il presente accordo transattivo è stato concluso sulla base delle informazioni finanziarie precedentemente presentate dalla Società relative agli esercizi chiusi nel 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022.
Nel caso in cui, dopo la conclusione di questa indagine, la situazione finanziaria del club fosse significativamente diversa da quella valutata dalla Prima Sezione del CFCB al momento della conclusione dell'accordo transattivo, o se emergessero o venissero a conoscenza fatti nuovi e sostanziali, la Prima Sezione del CFCB si riserva il diritto di rescindere l'accordo transattivo, intraprendere qualsiasi azione legale ritenuta opportuna e imporre misure disciplinari in conformità con le Regole procedurali UEFA CFCB applicabili. La Prima Sezione del CFCB coopererà con le autorità nazionali e non rilascerà ulteriori commenti sulla questione mentre l'indagine è in corso".