Il telecronista inglese esplode di gioia al gol salvezza del Lecce: “Lu sule, lu mare, lu ientu!”
Il Lecce si è matematicamente salvato con una giornata d'anticipo dopo l'incredibile vittoria al minuto 100 centrata in casa del sorprendente Monza di Palladino. Un match pazzesco che sembrava rimandare la lotta per non retrocedere da parte dei salentini direttamente all'ultima giornata dopo l'assegnazione del calcio di rigore ai lombardi. Il tiro di Gytkjær dagli undici metri parato miracolosamente da Falcone ha però dato coraggio alla squadra di Baroni che si è rigettata in attacco trovando in modo assolutamente inaspettato un calcio di rigore a suo favore questa volta.
Dal dischetto si è incaricato della battuta Colombo che segna e manda in estasi i circa 2500 tifosi salentini giunti a Monza. È il gol che chiude la partita e consegna al Lecce una salvezza che sembra insperata. Oltre all'esultanza del pubblico giallorosso, ha fatto particolare scalpore quella di un telecronista inglese, Patrick Kendrick, che è letteralmente esploso di gioia al gol salvezza dell'attaccante del Lecce pronunciando una frase tipica del Salento. Kendrick ha studiato l'italiano all'università e oggi vive a Milano e fa le telecronache delle partite di Serie A per il canale ufficiale della Lega per l'estero (che vengono poi riprodotte così su tv angolofone in diversi paesi).
La sua esultanza è diventata immediatamente virale: "Il Lecce resta in serie A, Colombo realizza il penalty e l'anno prossimo ci sarà ancora ‘lu sule, lu mare, lu ientu' " ha gridato il commentatore in perfetto accento salentino. Il video della sua esultanza in diretta è diventato immediatamente virale e al Quotidiano di Puglia che l'ha intervistato, ha svelato il retroscena di quel momento: "Volevo una frase a effetto, anche perché c'è stata la reazione dei tifosi, Baroni in ginocchio, Sticchi Damiani che esultava. Serviva una frase forte". Il telecronista inglese ha rivelato di essersi trovato taggato da tantissime persone su Twitter: "Mi hanno chiesto di tradurre. Ora, io l'ho tradotto: the sun, the sea e the wind. Ma credetemi, non rende allo stesso modo. Forse il dialetto rende meglio".
Kendrick ha raccontato di aver vissuto per un anno, nel 2008, a Brindisi per insegnare in una scuola inglese. Un'esperienza che evidentemente gli è servita per assimilare al meglio l'accento del posto e quello salentino del tutto particolare. "Non volevo dire un luogo comune in telecronaca ma mi sembrava una frase adatta a quella circostanza" ha spiegato ancora il telecronista inglese che dimostra di essere ancora profondamente legato a quel territorio e alla cultura del Salento. "Sono stato invitato dai Sud Sound System e dal Lecce e magari in estate tornerò in Salento. Mi piacerebbe, sì". Di certo si può dire che Kendrick è diventato in pochissime ore uno degli uomini simbolo della salvezza clamorosa del Lecce che anche l'anno prossimo giocherà in Serie A.