Il telecronista distrugge Allegri dopo Lazio-Juventus: “Dovrebbe vergognarsi, gioca da provinciale”
La Juventus perde a Roma contro la Lazio all'ultimo secondo. Marusic stacca indisturbato in piena area (accanto a lui c'era il giovane Sekulov, a cui ha rubato spazio e tempo) e la mette dentro di testa. La sconfitta di corto muso (quella che era stata una specialità del tecnico livornese) è una mazzata tremenda per i bianconeri che adesso sentono il terreno sgretolarsi sotto i piedi, al punto da temere anche per il piazzamento che vale la partecipazione alla prossima Champions League. Per il Mondiale del Club la ‘vecchia signora' s'è qualificata senza giocare, complice la stagione autolesionista del Napoli anche in Coppa, ma chiudere almeno tra le prime quattro in campionato inizia a diventare questione che scotta.
Sette punti nelle ultime 9 giornate. Una vittoria in due mesi (3-2 col Frosinone e solo all'ultimo respiro). Secondo posto perso appannaggio del Milan, terzo che evidenzia cigolii sospetti. Vantaggio sulla Roma quinta (+8, ma potrebbero diventare 5 visto che i giallorossi giocheranno dopo Pasqua) e sull'Atalanta (+9) che piano piano si erode. L'evidenza dei numeri è la fotografia del lungo periodo negativo attraversato dalla squadra tanto da scatenare, ancora una volta, la protesta social dei tifosi all'insegna di #AllegriOut. L'allenatore si sforza di trovare note liete anche in una situazione del genere dopo il tonfo dell'Olimpico.
"Ai ragazzi non posso dire niente – le parole di Allegri nelle interviste del dopo gara -. Dobbiamo centrare e lo centreremo il nostro obiettivo Champions, anche fosse all’ultima giornata. Non è un momento facile, dobbiamo superarlo e ribaltarlo. Abbiamo gestito male i palloni finali, non possiamo farci nulla. Ma non siamo certo diventati brocchi tutto d'un tratto".
La disamina dell'ennesimo risultato da ‘storto muso' sembra la riproduzione di una registrazione, la testimonianza diretta che – complici anche assenze pesanti come quelle di Vlahovic e Milik in attacco – delle difficoltà continue affrontate finora. Nulla ormai viene più perdonato ad Allegri. Perfino dall'altra parte del mondo usano toni forti per esprimere opinioni negative sul rendimento, sulle prestazioni, sulle identità di una squadra che sembra in caduta libera.
"Dovrebbe vergognarsi", dice il giornalista della CBS, Matteo Bonetti, parlando del modo in cui (non gioca) la Juventus. Definisce da "provinciale alla disperata ricerca di un punto in trasferta" l'atteggiamento tenuto anche all'Olimpico contro la Lazio, crollando nel finale. Critica il tecnico per la scelta di schierare De Sciglio, che non giocava da quasi un anno ed era reduce da un gravissimo infortunio. "Non è a livello di una grande squadra come dovrebbe essere la Juve".
Fa riferimento a quel ‘corto muso' che adesso si ritorce contro l'allenatore che ne aveva fatto un vanto di estremo pragmatismo. "Si può pensare di avere sempre questo atteggiamento? Poche le le azioni e le occasioni create. E il centrocampo con Locatelli è lento". Nel discorso c'è anche una battuta sulla qualità delle rosa che non è certi forte ma alla fine il giudizio che prevale è che "non è da Juve giocare in quel modo e gli stessi calciatori non sono messi in condizione di migliorarsi".