Il team manager dell’Atalanta si scusa dopo le frasi razziste contro il tifoso del Napoli
Prima della partita tra Juventus e Atalanta il team manager dei nerazzurri, Mirco Moioli, ha risposto utilizzando una frase razzista a un tifoso del Napoli che aveva avuto un confronto verbale con il tecnico Gasperini. A fine serata, dopo l’incontro, Moioli ha fatto un passo indietro e si è scusato per l’espressione utilizzata, anche se adesso è già stata aperta un’inchiesta della procura della FIGC: “Mi scuso per l'espressione usata nei confronti di questo pseudo tifoso e per non essere stato in grado di mantenere la calma di fronte alle accuse gravi ed infamanti di questo signore che aveva preparato la provocazione”.
La FIGC ha aperto un’inchiesta sulle parole di Moioli
L’espressione ‘Terrone del c…” utilizzata da Moioli ha prodotto la reazione immediata della Procura Federale, che ha deciso di aprire un procedimento verso il team manager dell’Atalanta per responsabilità oggettiva. Questa frase discriminatoria, seguita da una pesante bestemmia può costare una multa o una squalifica al team manager dell’Atalanta, e anche il club rischia una sanzione per responsabilità oggettiva.
Le parole di Gasperini sul procedimento della FIGC
Dopo la partita con la Juve, di questo brutto episodio ha parlato il tecnico GianPiero Gasperini, che era stato protagonista del diverbio con quel tifoso a cui aveva si risposto per le rime, ma senza utilizzare espressioni di stampo razzista. Il bravo tecnico dell’Atalanta ha detto che il procedimento della FIGC non lo riguarda e ha aggiunto che il club ha invitato quel tifoso a Zingonia, centro d’allenamenti nerazzurro: “Il diverbio col tifoso del Napoli? Io non sono coinvolto. Abbiamo invitato la persona a Zingonia, vedrete quando viene fuori chi è. È stato aperto un procedimento? Non mi sento coinvolto, non è nella mia storia e nella mia vita. Ho amici dappertutto, non è un problema mio e neanche dell’Atalanta”.