Il tatuatore di Mourinho, l’interista più felice della Conference alla Roma: “Non sapevo cosa dire”
Il calcio e i tatuaggi sono oggigiorno un binomio praticamente inscindibile: sono infatti tantissimi i campioni del pallone che decidono di immortalare con inchiostro indelebile sulla loro pelle emozioni o momenti indimenticabili. Quella del tatuaggio è un'arte senza confini né limiti, e ha in Alberto Marzari uno degli esponenti attualmente più di grido. Nativo di Trieste ma a Roma dal 2014, quando i colleghi e amici di Eternal City Tattoo gli hanno dato fiducia per averlo come apprendista nel loro studio, questo tifoso dell'Inter è stato il non romanista più felice del trionfo dei giallorossi in Conference League, visto che è stato lui a realizzare l'ormai celeberrimo tatuaggio sul braccio destro di José Mourinho nel quale sono state ritratte le tre coppe europee da lui conquistate. Un riconoscimento spettacolare per un appassionato nerazzurro, che ha una gratitudine eterna per il lusitano.
"È la mia Champions", esclama Marzari, che da tifoso interista alza alto al cielo come se fosse un trofeo continentale la scelta di Mou di affidarsi a lui per uno storico tatuaggio. La vittoria sul campo più ambita. Sul suo profilo Instagram, nel quale vanta oltre 77mila follower, tra i quali l'ex napoletano Marek Hamsik, l'artista friulano espone una serie delle sue opere principali, e non nasconde la sua passione per l'Inter, la sua squadra di sempre, la squadra per la quale ha fatto tanti sacrifici e trasferte, su tutte quelle della finale di Madrid nel maggio 2010, quando l'undici allenato proprio da Mourinho consacrò una stagione spettacolare con la vittoria della Champions che sanciva lo storico triplete.
Il suo avvicinamento naturale e non forzato al tecnico portoghese è nato dopo un contatto avvenuto nel settembre 2021 con Stefano Rapetti, preparatore atletico giallorosso, con il quale è nato un rapporto d'amicizia sancito con quasi un tatuaggio al mese. Il merito è stato tutto dello stesso Rapetti, che ha parlato al tecnico portoghese della passione nerazzurra del tatuatore triestino. "José sapeva che io ero interista, e nonostante prima avesse solo un piccolo tatuaggio sul polso, si era detto sempre molto incuriosito dai tatuaggi", continua Marzari, il quale non nasconde l'enorme emozione al momento di venir contattato per incidere la sua arte sul braccio dello Special One.
"Al momento dell'incontro non sapevo neanche cosa dire, perché credo che quanto lui abbia fatto per l'Inter non sia esprimibile con le parole. Inoltre, qualsiasi cosa ti dica Mou ti fa effetto, perché si tratta di una persona di spessore. Non ho potuto fare altro che ringraziarlo per quanto fatto con l'Inter". Marzari vanta nel suo ‘palmarés' anche clienti come Nicolò Barella, Lucas Torreira, Matteo Politano e Daniele De Rossi, con il quale ha un ottimo rapporto, a certificare la grande connessione con la parte giallorossa della città eterna, oggi in subbuglio dopo la vittoria della Conference e una trionfale campagna abbonamenti.
Tatuare Mou è stato per lui il sigillo di un'annata totalmente Special, proprio come l'allenatore portoghese.