Il TAR boccia il ricorso dei tifosi del Napoli sullo scudetto vinto dalla Juve nella stagione 2018-2019
Il TAR del Lazio ha bocciato il ricorso che era stato presentato dall'Associazione Club Napoli Maradona e dal Codacons per chiedere la revoca dello scudetto vinto dalla Juventus nella stagione 2018-2019. Secondo l'esposto, il titolo andava assegnato al Napoli che in quel campionato si classificò secondo con 79 punti, -11 rispetto ai bianconeri che chiusero a 90. Perché i tifosi partenopei avevano scelto di dare battaglia legale? Alla base della crociata in aula, oltre a una spiccata rivalità sportiva, c'erano motivazioni fondate: secondo la parte querelante, le alterazioni a bilancio compiute dalla società bianconera nel triennio 2018-2021 le avrebbero permesso di compiere transazioni di mercato aggirando capacità finanziarie e limiti di spesa effettivi.
La battaglia legale per riassegnare il titolo al Napoli fondata su un motivo
In buona sostanza, così agendo, la ‘vecchia signora' avrebbe falsato la regolare concorrenza tra club procurandosi un illecito beneficio rispetto ad altri club, con inevitabili riflessi anche sulla leale competizione sportiva. Il riferimento era alla strategia delle plusvalenze fittizie, che aveva permesso operazioni di scambio di calciatori attraverso valori gonfiati o incongrui, e per la quale inizialmente la Juve era stata penalizzata di 15 punti (poi ridotti a 10 in seguito alla riformulazione della sanzione chiesta dal Collegio di garanzia del CONI).
Il nocciolo dell'esposto perorato dall'Associazione Club Napoli Maradona e dal Codacons fondava su un aspetto in particolare della questione: dichiarare illegittima, e quindi da annullare, la decisione presa dalla Corte Federale d'Appello della FIGC il 30 gennaio 2023. Perché? Andava disposta anche la revoca dello scudetto (da assegnare al Napoli) o almeno la retrocessione all'ultimo posto in classifica.
Perché il TAR ha respinto il ricorso sullo scudetto della Juve
Il Tar, però, ha respinto il ricorso in base al ‘divieto di sostituzione processuale' e – come si legge nella nota riportata dall'Agenzia Ansa sulla vicenda – ha ritenuto fondate le eccezioni pregiudiziali sollevate dalla Juventus relative al "difetto di condizioni dell'azione in capo alle associazioni ricorrenti", sostenendo che "l'Associazione Club Napoli Maradona e il Codacons pretendono di agire in sostituzione della SSC Napoli Spa per far conseguire a quest'ultima Società lo scudetto 2018/2019, e, quindi, un'utilità di stretta pertinenza della stessa. In effetti esse non agiscono per un interesse sostanziale proprio ma per far valere in giudizio una situazione giuridica soggettiva altrui, con la conseguente violazione del principio di divieto di sostituzione processuale" indicato dal Codice.