Il sorteggio della nuova Champions minacciato dagli hacker russi: perché rischia di essere falsato
I sorteggi della Champions League 2024-2025 nel mirino di hacker dalla Russia: la minaccia di un attacco informatico rivelata da parte dell'azienda inglese responsabile dei nuovi sorteggi del nuovo format della massima competizione europea, che ha dichiarato di averne respinto uno durante quello dell'ultima Coppa del Mondo.
La società AE Live, con sede a Hemel Hempstead, fornirà il software per il sorteggio che si terrà oggi a Monaco: i funzionari hanno rivelato di aver respinto un "attacco" in occasione del sorteggio per i Mondiali del Qatar 2022 e ritengono di essere ben attrezzati se dovesse ripetersi.
Sorteggi della Champions nel mirino di hacker russi
Il direttore generale David Gill dell'azienda ha fatto sapere: "Stiamo prendendo la sicurezza informatica incredibilmente sul serio. È chiaro che si tratta di una questione delicata. Sono riluttante a entrare nei dettagli su cosa stiamo facendo, ma posso assicurarvi che abbiamo preso tutte le misure possibili per garantire che sia il più sicuro e protetto possibile".
Il sorteggio per la Coppa del Mondo avvenne cinque settimane dopo l'invasione russa dell'Ucraina, con il paese escluso dalla partecipazione e anche i club russi estromessi dalle competizioni europee. Anche sponsor come Gazprom vennero messi all'angolo dalle massime organizzazioni calcistiche e questo portò a diversi attacchi nei confronti di UEFA e FIFA nel corso dei primi mesi.
Lo stesso pericolo di cyberattacco potrebbe esserci adesso, visto che non ci saranno ancora squadre russe.
Marchetti spiega il nuovo format: "Non è una risposta alla Superlega"
Il vice segretario generale della UEFA, Giorgio Marchetti, ha negato che il nuovo format della Champions League sia un tentativo i risposta alla Superlega: "No. Abbiamo iniziato la riforma delle nostre competizioni nel 2018. Ci stiamo lavorando da molto tempo. Non puoi elaborare un format come questo in un weekend. Nel 2018 abbiamo concordato con i club che era giunto il momento di una riforma approfondita della nostra competizione. Abbiamo esaminato molti format. Questo ha soddisfatto molti requisiti".
In merito alle preoccupazioni dei club sulla salute dei giocatori, che si erano già lamentati di un calendario frenetico, Marchetti ha affermato: "Ci sono state molte discussioni con le parti interessate. Abbiamo ascoltato tutte le parti ed è stato accettato. Ciò abbiamo fatto, è stato fatto di pari passo con i club. Questa non è un'imposizione della UEFA. È il risultato di lunghe discussioni".