Il sogno del Giappone si ferma ai rigori, la Croazia vola ai quarti dei Mondiali
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Sono i calci di rigore, per la prima volta ai Mondiali in Qatar, a decidere l'ottavo di finale tra Croazia e Giappone. Dopo l'1-1 dei 90 minuti regolamentari (in gol Maeda e Perisic) nei supplementari sono stati i giapponesi a sfiorare l'impresa, senza riuscirci. Fino ai rigori dove ha festeggiato alla fine la nazionale croata grazie alle parate di Livakovic che ferma per tre volte i tiri del Giappone.
Il Giappone ci prova contro la Croazia per provare a scrivere la storia e raggiungere i suoi primi quarti di finale in un Mondiale. I presupposti ci sono, lo spirito anche e l'occasione sembra quella giusta a tal punto che l'approccio è perfetto e mette subito in soggezione i vice campioni croati. Modric e compagni stentano a prendere le misure nella prima parte del match e così nasce una gara che galvanizza gli uomini di Moriyasu che provano per primi e più spesso a tirare in porta.

Uno spirito di abnegazione che viene premiato poco prima del fischio di fine primo tempo: al 41′ Daizen Maeda piomba su un pallone vagante all'interno dell'area e batte di prima intenzione il portiere della Croazia, con un rasoterra centrale. Il VAR conferma che è tutto regolare, e la festa nipponica può avere inizio. Una doccia gelata per la nazionale croata che non ha nemmeno il tempo per riorganizzare le idee, dovendo andare negli spogliatoi.

La ripresa però è di tutt'altra pasta: la Croazia prende in mano il match e mette in campo la propria qualità decisamente superiore sul profilo tecnico. Modric inizia a dettare i tempi, Kovacic, Brozovic e Perisic creano spazi e giocate sempre più offensive fino al meritato gol del pareggio che giunge al 56′: Lovren trova in area Ivan Perisic che di testa sovrasta la difesa e incorna nell'angolino basso di destra. La Croazia prova a crederci e sfiora il raddoppio per altre due volte nei minuti successivi: solamente un super Gonda tiene in gioco ancora il Giappone.
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L'equilibrio tiene per tutto il 2° tempo, con le due Nazionali che iniziano a gestire fatica e obiettivi: cambia prima e di più il Giappone, ma i ritmi restano bassi, la Croazia prova un paio di cambi lasciando quasi lo stesso undici di inizio match. Lo spettro dei supplementari, i primi in Qatar, è sempre più vicino e nessuno ha più voglia di rischiare troppo: il recupero scorre via senza patemi. Il primo extra time non cambia il trend del match, con la Croazia che osa di più ma senza reale convinzione e al 104′ ci pensa Livakovic a salvare su un gran tiro di Mitoma.
Il secondo supplementare non ha scossoni ulteriori e così si arriva alla lotteria dei rigori dove chi non ha più alcunché da perdere è il Giappone rispetto ad una Croazia che ci si attendeva maggiormente propositiva durante il match. Dal dischetto, alla fine esulta la formazione croata.
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