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Il sindacato FifPro censura il Napoli: “Multe irragionevoli, abusi e intimidazioni”

Il sindacato europeo dei calciatori ha deciso di scendere in campo ufficialmente per censurare l’atteggiamento definito “intimidatorio” del presidente, De Laurentiis, e schierarsi al fianco della squadra che ha scelto di opporsi a “decisioni irragionevoli, in contraddizione con le indicazioni del contratto collettivo”.
A cura di Maurizio De Santis
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La decisione del Napoli di punire con multe, in alcuni casi anche in maniera molto severa dal punto di vista economico, i giocatori che hanno rifiutato il ritiro ha allertato non solo l'Assocalciatori (la rappresentanza sindacale nazionale) ma anche la Fifpro, l'organizzazione europea che ha deciso di scendere in campo ufficialmente per censurare l'atteggiamento definito "intimidatorio" del presidente, De Laurentiis, e schierarsi al fianco della squadra che ha scelto di opporsi a "decisioni irragionevoli, in contraddizione con le indicazioni del contratto collettivo".

Il comunicato ufficiale del FifPro che censura il Napoli

La decisione del Napoli di multare i calciatori è senza valide ragioni e sarà contestata collettivamente – si legge nella nota ufficiale del sindacato dei calciatori -. Fifpro ritiene che la decisione del Napoli di proibire ai giocatori di raggiungere le loro famiglie dopo il match contro il Salisburgo fosse ingiustificata. Come tutti gli altri lavoratori, i giocatori professionisti hanno il diritto di vedere rispettata la loro vita privata, considerando anche il fitto calendario di partite che vede molti giocatori lontani da casa per lunghi periodi. I motivi che il Napoli indica per le multe, per il rifiuto dei giocatori di accettare disposizioni irragionevoli del club, contraddicono le indicazioni del contratto collettivo.

I giocatori del Napoli non possono essere soggetti a decisioni arbitrarie del club quando il risultato di una partita non è soddisfacente. Facciamo nostro il pensiero dell’Associazione italiana calciatori, secondo cui sono Carlo Ancelotti e il suo staff gli unici responsabili nel gestire il gruppo. I problemi tecnici non sono responsabilità dei dirigenti del club e supportiamo Ancelotti e i giocatori che sono rimasti uniti in questi evidenti momenti di difficoltà. La Fifpro è pronta ad assistere, insieme all’Aic, i giocatori e ad assicurare che non ci siano altri abusi e intimidazioni.

Dall'ammutinamento al chiarimento, il mese nero dei partenopei

La vicenda risale a un mese fa e fa riferimento a quanto accaduto in occasione del post partita di Champions con il Salisburgo, la serata dell'ammutinamento e della rivolta contro il patron. Un episodio che sembra rientrato anche alla luce del chiarimento avvenuto nelle ultime ore per ritrovare unità d'intenti e compattezza di gruppo. Un segnale al riguardo sono stati la prestazione del Napoli a Liverpool e il tweet del presidente De Laurentiis, oltre all'incontro avvenuto a Castel Volturno (quartier generale dei partenopei).

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