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Gianluca Vialli morto a 58 anni

Il silenzio di Vialli nella chat su WhatsApp degli ex compagni: “Lì abbiamo capito”

L’ex difensore della Nazionale, Riccardo Ferri, ha raccontato il doloroso retroscena che risale a poche settimane fa. “A me resteranno il suo sorriso e un pezzo di vita che non torneranno più”.
A cura di Maurizio De Santis
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L'ex difensore, Riccardo Ferri, ha raccontato un doloroso retroscena sulla morte di Gianluca Vialli.
L'ex difensore, Riccardo Ferri, ha raccontato un doloroso retroscena sulla morte di Gianluca Vialli.
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Non c'era stato alcun segnale di notifica. Alcun messaggio. Niente, silenzio assoluto. Nella chat di WhatsApp "Notti magiche", quella in cui ci sono gli Azzurri reduci da Italia '90, Gianluca Vialli non aveva dato cenni. Lo aveva fatto il 27 novembre scorso, in occasione del compleanno dell'amico e ct della Nazionale, Roberto Mancini. Poi più nulla, nemmeno quando il 22 dicembre ricorreva quello di Bergomi. "Lì abbiamo capito", ha ammesso Riccardo Ferri parlando di quella strana sensazione che s'è fatta largo dentro di lui.

Tutti sapevano che Vialli stava male, che aveva lasciato il proprio incarico in Nazionale per volare in ospedale a Londra. ‘Mancio' ha preso il cuore in mano ed è andato a fargli visita per l'ultima volta, stringendo in un abbraccio il suo "fratellino". Nella capitale inglese s'è recato anche Massimo Mauro, che con l'ex attaccante ha legato il proprio nome alla Fondazione che raccoglie fondi per finanziare la ricerca contro la SLA. "Lui me lo aveva chiesto ed è stato molto importante per me", ha raccontato al Tg1: la tristezza infinita è nel corredo accessorio di quell'immagine che gli è rimasta dentro e tiene per sé in segno di profondo rispetto.

Vialli in uno degli ultimi ritiri della Nazionale a Coverciano.
Vialli in uno degli ultimi ritiri della Nazionale a Coverciano.

"Non lo siamo mai di fronte a queste cose". La narrazione di Ferri al Corriere della Sera prende spunto da quell'episodio doloroso e angosciante al tempo stesso. Puoi solo pregare, conservando i momenti migliori come una cosa cara, da serbare in un angolo del cuore. "A me resteranno il suo sorriso e un pezzo di vita che non torneranno più", ha ammesso l'ex difensore dell'Inter, scosso dalla scomparsa di Vialli.

"Ci sentivamo per gli auguri o quando c’era un evento, anche personale, da ricordare. Luca ha scritto l’ultima volta il 27 novembre per il compleanno del Mancio. Il 22 dicembre, quando c’è stato quello dello zio Bergomi, è rimasto in silenzio".

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Senza parole. Non ne servono. Certe cose non le puoi spiegare, le senti e basta. E provi a resistere alla tempesta di emozioni che ti arriva addosso: "Il cuore e la mente vanno sempre a Luca – ha aggiunto Ferri -. Ci mancherà, mancherà al calcio italiano. Credo che ci sia molto di Vialli nella vittoria della Nazionale all’Europeo 2021". La foto iconica dell'abbraccio tra Vialli e Mancini dopo la vittoria in finale contro l'Inghilterra era stata bellissima, incoraggiante, un momento potente di fiducia e umanità, una luce in mezzo al buio. Poi la vita è andata per conto suo.

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